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Visualizzazione dei post da 2013

1 ANZIANO SU 5 VIVE NELLA POVERTA'

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La vecchiaia interessa tutti! Sia che si è già anziani, sia che lo saremo un giorno e quindi è bene prepararsi, sia perché qualcuno della nostra famiglia lo è. Fatto sta che gli anziani aumentano sempre di più! Con la vecchiaia aumentano le difficoltà a seconda dei momenti di degrado: - la salute fisica diventa fragile; perdita di memoria, aumento dei medicinali. - l’alloggio, spesso deve essere adattato alle nuove esigenze: scale, mobilità ridotta, elementi sanitari da adattare, a volte c’è bisogno di un trasloco o entrare in una casa di riposo. - la rete sociale dei coetanei, dei familiari si assottiglia perché molti muoiono e il rischio di isolamento sociale cresce e così ci si sente minacciati nella propria autonomia, nella libertà della proprie decisioni, nella propria dignità. Quando si vive con pochi mezzi economici, le difficoltà crescono e si vive nella povertà. Un anziano su 5 vive con meno di 1000 euro al mese.   Cambiare lo sguardo e l’approccio per gua

LA COMUNITA' ITALIANA DI SCHAERBEEK TRASLOCA

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Il servizio pastorale ai battezzati cristiani è in continua mutazione, non certo per frenesia di qualcuno, ma per meglio rispondere ai bisogni spirituali e religiosi delle persone utilizzando mezzi e persone disponibili. Così avviene anche per le nostre cinque comunità cristiane italiane che vivono a Bruxelles. Non siamo più un mondo separato ma   stiamo percorrendo differenti cammini dove ci si intreccia e si impara a condividere con altre comunità locali o di altra origine linguistica e culturale, la stessa fede in Gesù Cristo.   Si abbandona la Cappella di rue Philomène Per la comunità di Schaerbeek è arrivato il momento di un grande “salto”: si abbandona la cappella   interna a quella che un tempo era la scuola parrocchiale S. Marie in rue Philomène, che fu luogo di ritrovo e di celebrazione per oltre 40 anni, per unirsi ad altri credenti abitando la chiesa monumentale di Sainte-Marie. E’ un po’ un ritorno alle origini, perché proprio da questa chiesa iniziò nel 1971 la c

Il RIM presentato in Belgio

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Presentato a Bruxelles il Rapporto "Italiani nel mondo 2013" E' difficile condensare in poche righe il contenuto e soprattutto lo spirito di un volume di cinquecento pagine, redatto da cinquanta autori e arricchito da una serie impressionante di cifre e statistiche. Ma dobbiamo dire che i presentatori del libro, che a Bruxelles ne hanno illustrato la sostanza e le voci principali, sono pienamente riusciti, nel tempo limitato di una presentazione pubblica, a illustrare il filo conduttore che attraversa un testo cosi' complesso e variegato. Per capire la complessità della tematica dell'emigrazione italiana basterà ricordare le sette sezioni in cui è strutturato il volume: flussi e presenze; lingua, cultura e italianità; politica, lavoro, economia e made in Italy; fede e orientamenti pastorali; studi di caso; indagini e ricerche, e infine gli allegati statistici. In particolare, il Direttore Generale della Fondazione Migrantes, Mons. Gian Carlo Perego,   ha so

LA NOSTRA CULTURA CURA POCO I RAPPORTI E MOLTO LA PROPRIETA’

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Maraini: non si coltivano le relazioni, per questo la morte è tabù Biondillo: quando si moriva in casa, tutti i familiari partecipavano Foto: "La danza macabra" dell'artista Bruxellese Michelle Grosjean   Vincenzo Guercio La grande dimenticata, rimossa, esorcizzata. La Morte, i morti, il culto marmorizzato, formalizzato, costretto nella sola ricorrenza deputata. Dacia Maraini ha scritto un libro, «La grande festa», in cui (ri-)evoca, «nel giardino dei pensieri lontani», i suoi morti. «Parlo di mia sorella, mio padre, il mio compagno, in maniera narrativa, ma il tema è rivivere i rapporti attraverso i sogni, il ricordo». La cesura fra la vita e la morte è «malsana, ingiusta». Non bisogna «cacciar via i morti, eliminarli dalla nostra vita, dimenticarli». Piuttosto continuarne la vita, la memoria, il rapporto con noi, dentro di sé, «in modo affettuoso, tenero». Oggi, «nella iconografia diffusa, specie al cinema, non c'è amicizia con i morti». Nel mondo contad

LA MORTE RIMOSSA? NO, E’ BANALIZZATA

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Il filosofo francese Rémi Brague: ridotta a un oggetto su uno schermo «Videogiochi, eroi persino con più vite». «Applausi alla bara, ma per cosa?» Qualcosa è cambiato, in noi, rispetto a un'epoca in cui gli esseri umani consideravano la loro condizione mortale un dato ovvio. Gli storici e i sociologi sottolineano come, sull'argomento morte, sia sceso un silenzio imbarazzato: nelle società opulente il lutto adotta uno stile minimalista e «le lacrime di cordoglio – scriveva Philippe Ariès – sono assimilate alle secrezioni della malattia. Le une e le altre sono ripugnanti». Abbiamo interpellato uno dei più autorevoli pensatori contemporanei, il filosofo francese Rémi Brague, perché ci aiuti a riflettere su questa trasformazione del costume. Professor Brague, di fronte al lutto oggi ricorriamo spesso a formule stereotipate, o applaudiamo al passaggio del feretro, durante il funerale. D'altra parte, in molti film e videogiochi la morte è esibita in forme truculente. Come

FESTA DEI SANTI E COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI

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Più che Feste sono un mese di riflessione, sul nostro futuro post mortem, quello che speriamo bello per tutti, ma per il quale anche ci impegniamo. Il paradiso comincia nella vita buona qui, nell’amore filiale vissuto come dono di sé e delle proprie cose ai fratelli. Il culto dei morti ci ricorda che essi sono vivi, anche se temporaneamente il loro corpo riposa nella terra in attesa della risurrezione. Perciò siamo in comunione con loro: loro pregano Dio per noi e noi per loro, e ricordiamo i buoni esempi e l’amore che ci hanno dato mentre erano vivi tra di noi. La celebrazione delle S. Messe è la forma più grande di suffragio e di preghiera: celebrazione che deve essere ben partecipata, preceduta (possibilmente) dalla Confessione, che è un dono straordinario di potenza per liberarci dai peccati e dall’opera del maligno, per aiutarci a diventare con Gesù umili figli del Padre buono, attivi nel bene. Qualcuno al giorno d’oggi fa l’originale ritornando alla teoria della reincarnazione,

SEMPLICEMENTE DONNA

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"semplicemente donna"una iniziativa della VAI: Titolo Verdiano,  rappresentazione variegata di personaggi  al femminile accompagnata  dalle splendide voci della soprano De Sena e della mezzo soprano Monzer. E’ così che l’associazione VAI ci presenta l’evento : “La donna è mobile”, in onore della donna, per ricominciare la stagione dopo la pausa estiva. Una nuova stagione sempre all’insegna del sostegno, in cui le Volontarie cercano, in questo particolare momento di crisi,  di andare incontro ai numerosi  giovani italiani in cerca di un’occupazione qui a Bruxelles. E’ per la VAI un nuovo anno di sfide, di una lunga serie, che hanno avuto come obiettivo, sin dal suo concepimento (nel  lontano  1998)  quello di aiutare gli italiani nell’affrontare i problemi in una realtà (quella qui in Belgio) per loro sconosciuta. Si alza il sipario su questo evento rosa che propone una galleria di figure tutte al femminile che comincia con la donna “povera” tentata dall’amore di Henry P

UN IMPEGNO PER IL FUTURO DEI GIOVANI D’OGGI

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« Creating new opportunity for young people » questo il titolo della Conferanza tenutasi il 4 Settembre al Parlamento europeo con l’obiettivo di discutere possibili soluzioni al drammatico problema della disoccupazione giovanile. Previsto un ricco programma segnato dal susseguirsi di tematiche, dibattiti ed esperienze vissute. Erano presenti a parlarne diversi educatori,   esponenti di organizzazioni giovanili ed associazioni impegnate nella promozione del lavoro, gli eurodeputati On. Patrizia Toia e Thomas Mann. Presenti anche esponenti religiosi quali Monsignor Juan José Omella Vescovo della diocesi di Calahorra e di La Calzada-Logrono, in Spagna, il Padre salesiano Giovanni D’Andrea e Padre Patrick Daly, Segretario generale della COMECE, che hanno vissuto e vivono, nel territorio dove esercitano il loro servizio pastorale, a contatto con i giovani e le loro problematiche. Protagonisti assoluti i moltissimi giovani: arrivati da tutta Europa hanno scambiato opinioni e punti di

IL MONDO DI SANT'EGIDIO RACCONTATO IN FOTO

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37 foto per raccontare « Il mondo di Sant’Egidio ». Questo il titolo dato all’esposizione del fotografo belga Herman Ricour che è stata presentata dal 18 luglio al 29 agosto alle Halles in piazza Saint-Géry, a Bruxelles.   Un omaggio alla Comunità di Sant’Egidio, fondata nel 1968 a Roma da Andrea Riccardi, che prende nome dalla Chiesa di Sant’Egidio situata nel quartiere romano di Trastevere, dove   si trova la sede principale della Comunità. Questo movimento cristiano di laici conta ormai 60.000 membri in più di 70 Paesi di tutti i continenti. Essi si impegnano, ispirati dalla forza del Vangelo, a favore dei più deboli,   del dialogo tra le religioni e della risoluzione pacifica dei conflitti. Il fotografo Herman Ricour attraverso le sue foto ha documentato l’amicizia   dei membri di Sant’Egidio con i poveri   in Belgio e nel mondo. Sono emozionanti le foto che raccontano con quanto amore e con quanto impegno i volontari di Sant'Egidio offrono da bere e da mangiare a fa

RICERCA STORICA ITALIANI A BRUXELLES

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 Si vorrebbe metter mano ad una ricerca storica del "servizio pastorale assicurato a Bruxelles dai missionari, laici, associazioni" italiane e non. Volentieri incontreremo persone disponibili a raccontare, far vedere foto, presentare giornali e documenti, dare una testimonianza di quanto hanno visto, vissuto e condiviso: dall'inizio del 1900 ai giorni nostri. Riferimento Domenico Locatelli gsm 0474027247 locatelli@skynet.be

LA GMG DI RIO E GLI ITALIANI NEL MONDO

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Leggiamo su Migranti press e trascriviamo lo spirito di attesa simpatica della giornata mondiale della gioventù ormai prossima a celebrarsi a Rio con papa Francesco. Ringraziamo Migrantes e l'autore per la gentile autorizzazione. Rio de Janeiro si prepara a diventare, per una settimana, la “capitale” dei giovani del mondo. Sarà qui la 26ª Giornata mondiale della gioventù, dal 23 al 28 luglio 2013: la seconda in terra sudamericana, dopo la GMG di Buenos Aires del 1987. Attesi oltre due milioni di giovani pellegrini, tra i quali  settemila italiani, accompagnati da una quarantina di vescovi. Vi saranno pure i cardinali Angelo Bagnasco e Giuseppe Betori e il segretario generale della CEI, mons. Mariano Crociata. “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli” è il versetto evangelico scelto da Benedetto XVI come tema di questa Giornata: un invito chiaro all’evangelizzazione, della quale i giovani possono essere protagonisti. “Voi siete i primi missionari tra i vostri coetanei”,

FESTA FINALE DEL CENTENARIO

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Tutte le foto della festa del centenario  23 giugno 2013   Foto Via Crucis a Sainte-Alena del 22 marzo 2013 Capitelli dell'Apocalisse conferenza 15 marzo 2013 Portes ouvertes di Santa Alena 22 giugno 2013 e ogni 1a domenica del mese Anniversario fondazione 23 maggio 1913-2013 recital Trio GPS Pellegrinaggio verso Santa Alena di Fores settimana di maggio, recitando il rosario     La grande festa del centenario della parrocchia dei Santa Alena è finita con pieno successo. Grande partecipazione e piena soddisfazione di tutti i partecipanti. Due giorni pieni e belli sabato 22 e domenica 23 giugno Partecipazione : 260 partecipanti alla messa, 8 concelebranti (7 più il vescovo), più di 150 all’aperitivo, 180 al pranzo. - Grado di soddisfazione: buono (messa, aperitivo, pranzo, animazione) - Tempistica: buona pianificazione - Volontari ed Organizzazione Eventi - Celebrazione: Volontari ben preparati e puntuali. - P ortes Ouvertes del Sabato sera: 6 “guide”: Rob