1 ANZIANO SU 5 VIVE NELLA POVERTA'

La vecchiaia interessa tutti!
Sia che si è già anziani, sia che lo saremo un giorno e quindi è bene prepararsi, sia perché qualcuno della nostra famiglia lo è. Fatto sta che gli anziani aumentano sempre di più!
Con la vecchiaia aumentano le difficoltà a seconda dei momenti di degrado:
- la salute fisica diventa fragile; perdita di memoria, aumento dei medicinali.
- l’alloggio, spesso deve essere adattato alle nuove esigenze: scale, mobilità ridotta, elementi sanitari da adattare, a volte c’è bisogno di un trasloco o entrare in una casa di riposo.
- la rete sociale dei coetanei, dei familiari si assottiglia perché molti muoiono e il rischio di isolamento sociale cresce e così ci si sente minacciati nella propria autonomia, nella libertà della proprie decisioni, nella propria dignità. Quando si vive con pochi mezzi economici, le difficoltà crescono e si vive nella povertà. Un anziano su 5 vive con meno di 1000 euro al mese.  Cambiare lo sguardo e l’approccio per guadagnarci tutti. Velocità, produttività, dinamismo, divertimento, iperattivismo, apparenza, sono i riferimenti di oggi che sono ben lontani da quanto vivono le persone anziane che si sentono fuori gioco e spesso sono considerati un peso umano ed economico. E se provassimo ad apprezzare i loro valori? Lentezza, calma, ascolto, esperienza e saggezza, trasmissione, volontariato.

La popolazione italiana di Bruxelles over 65
Non è facile sapere quanti sono. Si possono accedere solo a statistiche globali inerenti alle pratiche pensionistiche, ma i dati non sono reperibili disgiunti descrittivi  dell’età, luogo. Il Belgio eroga la pensone a 35.000 italiani.
Si stima che dei 30.000 gli italiani residenti  a Bruxelles gli over 65 siano il 15%. Dai 65 ai 74 anni sono 2610 circa il 10% e oltre 75 anni sono 1712 pari al 6,28%
E’ opportuno attivarsi per saperne di più e raccogliere quanto è stato studiato e pubblicato sulla realtà.

Com’è la terza età italiana di Bruxelles?
Bruxelles  presenta una situazione diversa rispetto a località dove la comunità italiana è più omogenea come nel Limburgo, Borinage, La Louvière, Charleroi.
Qui esistono comunità diverse con status culturali di diverso livello, passato lavorativo differente, prospettive differenziate, possibilità economiche ben diverse e capacità di dinamismo e partecipazione per nulla omologate. Non si può non tenere conto degli over 65 ex funzionari delle istituzioni che sono molto presenti ed attivi nella vita culturale e sociale di Bruxelles. Mantengono una mobilità ancora elevate e seguono interessi molteplici e gratificanti.
Esiste un’altra popolazione anziana che proviene dal ceto popolare, per lo più ex minatori o ex dipendenti che vivono a  Bruxelles  dagli anni ’60 e rappresentano la maggioranza, concentrandosi in alcuni comuni di Bruxelles. I secondi sono i più esposti alla povertà e ai rischi collegati con la terza età.
Per il passato si è constatato che le  iniziative rivolte e partecipate da entrambi i gruppi sociologici, difficilmente riescono. I primi si muovono molto bene a Bruxelles, sono attenti alle iniziative che sono proposte sia dalle istituzioni  e associazioni italiane che da soggetti belgi. I secondi sono più lenti, stanziali, fanno parte dei quartieri  dove vivono e della promiscuità popolare che vi si trova. Molto legati al clan familiare, consumatori televisivi dei programmi italiani, molto domestici, frequentatori del bistro sotto casa, giro ristretto di amici, ritornano in paese sempre meno, si fatica a coinvolgerli in attività, anche quelle religiose. Preferiscono muoversi in gruppo: gite e pellegrinaggi  e le feste organizzate dalle poche associazioni che restano. Sono raggiungibili sul posto, nel quartiere ed è opportuno andare verso loro  perché si muovono con fatica.
Più che pensare iniziative per  tutti, è preferibile conoscere e rispettare le diversità, percorrendo piuttosto la possibilità del travaso delle risorse e di solidarietà dove ci si aiuta reciprocamente

 Amici anziani, veniamo a bussare alle vostre porte: ci aprite?
Sono stati tre gli incontri finora realizzati per l’iniziativa « Anziani senza frontiere » dalla Pastorale Italiana di Bruxelles. I patronati sociali che operano a Bruxelles sono stati informati e ci si impegna per realizzare sinergie e collaborazioni.
Due ore nei pomeriggi del 12,16 e 19 Dicembre insieme ai senior italiani dei quartieri di St Josse, Schaerbeek e St. Gilles.
L’idea é nata dalla volontà di  monitorare le reali condizioni di vita dei tanti italiani over 65 presenti sul territorio offrendo loro autentici momenti di socializzazione.
E’ emersa la voglia di stare insieme e confrontarsi sulle tematiche proprie della terza età: gestione del tempo e dello spazio, condizioni di salute, rapporto con la famiglia, momenti di solitudine, voglia di rendersi ancora utili, attaccamento alle proprie origini.
Il  supporto  multimediale, video e musiche, ha consentito di focalizzare su alcune idee per favorire un dialogo spontaneo e piacevole, non privo di momenti di pura ilarità.
Protagoniste sono state anche le tante prelibatezze preparate a casa proprio dai partecipanti, che sono state  condivise con successo  in tutti e tre gli incontri.
Dopo gli auguri per l’ormai prossimo Natale, con entusiasmo ci si e’ dati appuntamento a Gennaio per continuare in questo percorso ormai avviato e aperto a chiunque voglia unirsi.

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