LA VITA E’ IL COMPIMENTO DI UN SOGNO FATTO IN GIOVINEZZA

CANTICO DEL SOGNO (Testamento di un padre orientale ai figli)

Figli cari, abbiate un sogno!
Abbiate un bel sogno, il sogno di tutta la vita.
La vita umana che ha un sogno è lieta.
Una vita che segue un sogno si rinnova di giorno in giorno.
Figli miei abbiate un sogno.
Passate la vita cercando di realizzare quest’unico sogno senza distogliervi lo sguardo, senza sostare, avanzando sempre sulla stessa strada.
Ma ricordate, se questo sogno sarà piccolo, anche il frutto della vostra vita sarà piccolo; se questo sogno sarà basso, anche la vostra vita sarà meschina.
Ma se il vostro sogno sarà bello, sarà grande, sarà originale, anche la vostra vita sarà bella, grande, originale. Un simile sogno non può avere di mira l’interesse egoistico; il vostro deve essere un sogno che mira a rendere liete non soltanto le persone tutte, ma l’intera umanità, anche quelle che verranno dopo di voi. Se il vostro sogno sarà cosa che fa gioire tutta la specie umana, farà gioire anche il Signore.

LA VITA E’ IL COMPIMENTO DI UN SOGNO FATTO IN GIOVINEZZA
“Da voi, diletti figli, viene la promessa di giorni migliori, la sicurezza dell'avvenire, su cui si fonda la perenne giovinezza della Chiesa. Quando si è giovani, tutto sorride nella vita, e le stesse difficoltà non atterriscono, ma sono di sprone a lottare per superarle.
Voi portate un messaggio di speranza, benedetto da Dio stesso: e, siatene certi, esso trova eco di particolare benevolenza nel Nostro cuore. Tutti fummo giovani: tutti lo siamo nel cuore: tutti partecipiamo alle gravi preoccupazioni dei giovani di oggi, per la loro sanità morale, per le loro giuste aspirazioni, per il loro inserimento nel mondo del lavoro e nella società.
[…]
Così sostenuti dalla preghiera, e irrobustiti da una solida vita soprannaturale, avrete quelle convinzioni, che si manifestano nella parola e nel tratto, nella condotta e nella professione. Nessuno sfugge al fascino di un'anima che sa quello che vuole, e vive secondo la propria fede.
Diletti figli! continuate su questa via sicura, che forma i sinceri cristiani e i buoni cittadini, perché pone al primo posto il dovere essenziale dell'uomo: amare Dio, pregarlo, vivere della sua stessa vita mediante la grazia. Non lasciatevi impressionare dalla mentalità mondana, che non trova la pace perché non sa più pregare : ma sappiate profumare ogni vostra azione col soffio animatore della preghiera. In questo modo, ne siamo certi, la vostra vita si svilupperà armoniosa, benedetta da tutti i favori del Cielo e della terra: e saprete altresì comunicare ad altri la pienezza degli ideali, che vi dilata il cuore. “
 CONVEGNO AUGURALE DEI GIOVANI INTORNO AL PAPA
OMELIA DEL SANTO PADRE GIOVANNI XXIII Basilica Vaticana Venerdì, 3 novembre 1961

INVITO ALLA SANTITÀ
L’uomo è irragionevole, egocentrico: non importa, amalo!
Se fai il bene ti attribuiranno secondi fini egoistici: non importa, fa’ il bene!
Se realizzi i tuoi obiettivi troverai falsi amici e veri nemici: non importa, realizzali! Il bene che fai verrà domani dimenticato: non importa, fa’ il bene!
L’onestà e la sincerità ti rendono in qualche modo vulnerabile: non importa, sii sempre e comunque franco e onesto!
Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo: non importa, costruisci! Se aiuti la gente, se ne risentirà: non importa, aiutala!
Dai al mondo il meglio di te e ti prenderanno a calci: non importa, continua!
“E’ Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. E' Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna.
Carissimi giovani, in questi nobili compiti non siete soli. Con voi ci sono le vostre famiglie, ci sono le vostre comunità, ci sono i vostri sacerdoti ed educatori, ci sono tanti di voi che nel nascondimento non si stancano di amare Cristo e di credere in Lui. Nella lotta contro il peccato non siete soli: tanti come voi lottano e con la grazia del Signore vincono!
Cari amici, vedo in voi le "sentinelle del mattino" in quest'alba del terzo millennio. Nel corso del secolo che muore, giovani come voi venivano convocati in adunate oceaniche per imparare ad odiare, venivano mandati a combattere gli uni contro gli altri.  Diversi messianismi secolarizzati, che hanno tentato di sostituire la speranza cristiana, si sono poi rivelati veri e propri inferni. Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario. Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti.”

Giovanni Paolo II, Veglia di preghiera con i giovani, Tor Vergata 2000
Testi tratti dalla Veglia di preghiera di sabato 26 aprile 2014 (Diocesi di Bergamo)

 

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