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Visualizzazione dei post da 2012

BUON NATALE

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Quanta fatica nel concretizzare sogni e progetti di “Unione” sia in Europa che altrove. Quanta pena per continuare con assiduità ad assicurare servizi per una vita di buona qualità, quanto disagio nel constatare che le risorse economiche sono sempre meno e soprattutto quanto smarrimento nel vedere moltissime risorse umane restare inutilizzate perché non sollecitate da nessuno e, a volte, paralizzate da burocrazie o legislazioni che mortificano il volontariato e la gratuità. La crisi economica ci sta risvegliando e possiamo riconoscere “altre” ricchezze belle, positive e vere. Sono valori che non si comprano e non si vendono. Sono in noi stessi, nelle nostre famiglie ed hanno il gusto della tradizione. Non mancano opportunità per colorare queste risorse umane e spirituali con tinte “altre” che impariamo a rispettare e a mettere in valore grazie al prezioso “contagio” reso possibile dalla mobilità e dai dialoghi interculturali che intrecciamo nelle coppie e nelle famiglie che costrui

PRESEPIO E ANNUNCIO

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Nell’anno della fede 2013, la COMUNITA’ ITALIANA DI SAINT-GILLES ha pensato di realizzare un presepio-annuncio in 9 scene. E' visibile alla vetrina della chiesa di Sainte-Alène (Av. des Villas 49 - 1060 Saint-Gilles) Vogliamo raccontare il mistero dell’incarnazione illustrando 9 situazioni che riguardano la nascita di Gesù. Un aiuto “artistico” per raccontare la “buona notizia”. 1.     Nazareth: l ' annuncio dell'Angelo a Maria: “Diventerai la mamma di Gesù”. Luca 1,26-38 2.     Sogno di Giuseppe non ripudiare la promessa sposa . Matteo 1,18-24 3.     Visita di Maria a Elisabetta , e bando del censimento. Luca 1,39-56   4.     BETLEMME E L’ARRIVO DI GIUSEPPE CON MARIA ;   Luca 2,1-5 5.     LA GROTTA E LA NASCITA DI GESÙ ; Luca 2,6-7 6.     ACCAMPAMENTO DEI PASTORI E L’ANNUNCIO DELL’ANGELO ; Luca 2,8-18 7.     Gerusalemme con il tempio e arrivo dei Re magi . Matteo 2,1-13 8.     Il Palazzo di Erode e la strage degli innocenti. Matteo 2,16-18 9.     La

8 DICEMBRE - IMMACOLATA

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I cristiani, oggi, sono in festa per Maria l’Immacolata. Ci viene proposto il vangelo di Luca al capitolo1 con i dodici versetti dal 26 al 38. Un situazione di “grazia”, positiva, bella con risonanze straordinarie e piene di luce: sta arrivando Natale, e questo è il tempo del sorriso e delle sorprese. “Immacolata” richiama il bianco, il pulito, il ben lavato e profumato. Forse è il sogno e la nostalgia per molti di noi che, spesso, si sporcano e, senza scoraggiarsi, cercano di ripulirsi. Ognuno conosce la fatica di ritornare sui suoi passi e di costruire la riconciliazione per sentirsi in pace con se stesso, con gli altri e con Dio. Maria è il segno di come possiamo lasciarci trasformare e permettere a Dio di pulirci e farci “belli”.   Il figlio di Maria e figlio del Dio onnipotente, Gesù di Nazareth, il Cristo morto in croce, risorto e vivo per sempre, ha concretizzato per la storia nostra e di tutta l’umanità questo sbocco incredibile di purezza e buona riuscita del nostro

DOSSIER IMMIGRAZIONE

Il 22° DOSSIER IMMIGRAZIONE presentato il 30 ottobre scorso a Roma. "Non sono numeri" è lo slogan che fa da cornice a questa analisi redatta dalla cooperativa Idos e commissionata da Caritas/Migrantes d'Italia. Una Chiesa “che cammina con gli uomini”. Questa la prospettiva ecclesiologica del Concilio Vaticano II ricordata da mons. Giancarlo Perego , direttore della Fondazione Migrantes in occasione della presentazione a Roma del 22°Dossier Statistico Immigrazione 2012, pubblicato da Caritas italiana e Fondazione Migrantes. Un cammino che va però rivisto alla luce di una nuova mentalità che veda nell’immigrazione un fattore di opportunità e non un limite per il Paese ospitante. Occorre, infatti tenere a mente che dietro ogni immigrante non c’è solo un numero, ma una persona, con una sua storia e una sua dignità. Da qui la scelta del titolo “Non solo Numeri” inspirata alle parole del Santo Padre in occasione della 98 ᵃ Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.

REQUIEM AETERNAM DONA EIS DOMINE

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Giovedi 1 novembre grande solennità di TUTTI I SANTI.   Si celebra il futuro certo della nostra vita. Ci si rinfranca nella chiamata che Dio ci propone da sempre: essere l'impronta della sua creazione, repirare il suo Soffio, vivere la santità. Certamente è possibile organizzare la vita sul modello di Gesù Cristo. Conoscerlo, entrare in relazione con Lui, è già mettersi sul buon cammino. Celebrando con gioia la luce di tutti i santi ricorderemo anche i nostri defunti. Nelle diverse chiese dove si celebra in italiano, saranno pronunciati anche i nomi di quanti sono morti quest'anno e si dirà una preghiera per i defunti che si sono cari. All'ingresso alcune persone raccolgono i nomi dei defunti per cui volete pregare insieme alla comunità. Ore 9.30 a Schaerbeek, ore 11.00 a Saint-Francois e sainte-Alène, ore 16.30 a Saint-Guidon, ore 18.00 a saint-Boniface, nei luoghi dove si celebra ogni domenica.

CENTENARIO A SAINTE-ALENE

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Parrocchia di Santa Alena 1913-2013. E' pure la parrocchia della comunità italiana di saint-Gilles e dintorni che vi si ritrova da più di otto anni. Siete tutti invitati Domenica 28 ottobre 2012 alle ore 11.oo in Avenue des Villas 51. La Parrocchia di Santa Alena festeggerà i suoi 100 anni nel 2013.   Per preparare questo grande avvenimento vi invitiamo con piacere ad un aperitivo dopo la messa delle ore 11.00, domenica 28 ottobre 2012.   (Av. des Villas 51, 1060 Bruxelles).    Sul territorio della parrocchia di Santa Alena ci vivono più di 490 italiani. Alcuni frequentano la messa in italiano che si celebra in questa chiesa ogni domenica. Siete tutti i benvenuti e sarà   piacevole fare la vostra conoscenza.     Vi aspettiamo UN PO’ DI STORIA La parrocchia Santa Alena fu eretta il 25 maggio del 1912, dal   Cardinal Désiré-Joseph Mercier,   arcivescovo di Malines (1906 – 1926). Il primo parroco nominato il 30 maggio 1912 fu mons. Alexandre de Mahieu nato ad Anversa nel

ANNO DELLA FEDE

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Ci siamo: un anno per scuoterci e prednere in mano e nel cuore il dono della fede cristiana che abboamo ricevuto. Un “pellegrinaggio nei deserti del mondo contemporaneo” per “ravvivare in tutta la Chiesa quella positiva tensione, quell’anelito a riannunciare Cristo all’uomo contemporaneo”. Benedetto XVI ha aperto questa mattina, con una celebrazione eucaristica in piazza San Pietro, l’Anno della fede facendo memoria del 50° anniversario del Concilio Vaticano II, come pure del 20° della pubblicazione del Catechismo della Chiesa cattolica. Dapprima la sottolineatura di come l’Anno della fede sia “legato coerentemente a tutto il cammino della Chiesa negli ultimi 50 anni: dal Concilio, attraverso il Magistero del Servo di Dio Paolo VI, il quale indisse un ‘Anno della fede’ nel 1967, fino al Grande Giubileo del 2000, con il quale il beato Giovanni Paolo II ha riproposto all’intera umanità Gesù Cristo quale unico Salvatore, ieri, oggi e sempre. Tra questi due Pontefici, Paolo

FRANCESCO E I MIGRANTI

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Era la sera del 3 ottobre 1226 quando tranquillo, come in punta di piedi, Francesco, atteso da Dio, se ne andò. Quasi danzando. Come sempre, dal corpo asciutto e consumato, lo sguardo ormai perduto, praticamente cieco, inseguiva un'invisibile melodia. Oggi è diventato il santo italiano più popolare e venerato nel mondo. La sua città, simbolo di pace. I suoi figli, a migliaia, simbolo di fratellanza. “I miei frati!” pare ancora di sentire la sua voce con quel tenero richiamo. A noi, italiani emigrati all’estero, ha insegnato la sua stessa strada. Il cammino dell’esilio, lo spogliarsi di ogni cosa e di ogni affetto, la fratellanza con uomini e culture molto differenti da noi. I suoi passi sono diventati la nostra vita. Camminare, partire, rinascere, saper amare volti, lingue e orizzonti sconosciuti. Come per lui. Forse, fu il più grande rivoluzionario nella Chiesa. Cantò con tutte le fibre dell’anima il Magnificat di Maria, il canto di lode a un Dio che esalta gli umili e i poveri, u

SAN FRANCESCO

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4 OTTOBRE FESTA DI SAN FRANCESCO PATRONO D'ITALIA Assisi, 1182 - Assisi, la sera del 3 ottobre 1226 Francesco nacque ad Assisi nel 1181, nel pieno del fermento dell'età comunale. Figlio di mercante, da giovane aspirava a entrare nella cerchia della piccola nobiltà cittadina. Di qui la partecipazione alla guerra contro Perugia e il tentativo di avviarsi verso la Puglia per partecipare alla crociata. Il suo viaggio, tuttavia, fu interrotto da una voce divina che lo invitò a ricostruire la Chiesa. E Francesco obbedì: abbandonati la famiglia e gli amici, condusse per alcuni anni una vita di penitenza e solitudine in totale povertà. Nel 1209, in seguito a nuova ispirazione, iniziò a predicare il Vangelo nelle città mentre si univano a lui i primi discepoli insieme ai quali si recò a Roma per avere dal Papa l'approvazione della sua scelta di vita. Dal 1210 al 1224 peregrinò per le strade e le piazze d'Italia e dovunque accorrevano a lui folle numerose e schiere di dis

GIORNATA DEI MEDIA

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Oggi domenica 30 settembre 2012, la Chiesa che vive in Belgio celebra la giornata dei mezzi di comunicazione sociale. Siamo sensibili a questa realtà, sia perchè è complessa e irrinunciabile, sia perché il comunicare e l'annunciare la buona notizia  che è il vangelo è come il respiro per la Chiesa che ha ricevuto questa missione dallo stesso suo fondatore: Gesù Cristo. La Parola che poi incontriamo nelle sacre scrittura descrive  Gesù Cristo come "verbo", parola, comunicazione di Dio con l'umanità. Benedetto XVI, nel suo messaggio per questa giornata, lancia questo tema "Silenzio e Parola: cammino di evangelizzazione". Non c'è comunicazione se non c'è il silenzio che permette di ascoltare e di riflettere sulle parola. Silenzio e parola: due momenti della comunicazione che devono equilibrarsi, succedersi e integrarsi per ottenere un autentico dialogo e una profonda vicinanza tra le persone. La Chiesa del Belgio sta promuovendo sforzi ed investend

LA STRADA DELLE COSE

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Giovedì 27 settembre alle ore 19,30, presso Espace Monte Paschi Belgio Av. d'Auderghem 22-28 1040 Bruxelles, avrà luogo la lettura scenica di passi scelti dal libro: "La strada delle cose" (Editrice Nuovi Autori) di Giorgio Celora ( poesie di don Tremendo ), a cura della compagnia teatrale "BottegaMagica", per la regia di Vito Laraspata e di Ortensia Semoli. L'impianto tematico spazierà dalle radici dell'Autore alla ricerca dei passi di una strada di vita , da percorrere, e di una grammatica dell'esistenza, da declinare e coniugare. Il tutto sarà concluso dal tradizionale e gradito verre de l'amitié.   ENTRATA LIBERA Saluti e a presto. Don Giorgio Celora, per gli amici “don Tremendo” . (Per 10 anni missionario italiano a Liegi)

GRAZIE FIORELLA

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“ ....... non ditemi che sono ripetitiva, se   vi   ricordo che prima di essere   VAI eravamo Croce Rossa Italiana. C’è   una ragione se vi ricordo questo: il 28   maggio 2010, qui a Bruxelles vi è stata la commemorazione per i 25 anni della tragedia all’Heysel, dove morirono in questo stadio 36   italiani e, noi Croce Rossa Italiana, eravamo presenti per portar   soccorso ai feriti e per aiutare i   familiari nel   riconoscimento   dei morti. Era il 28 maggio 1985. Ci   formammo Croce Rossa e poi V.A.I   per aiutare i nostri connazionali bisognosi ricoverati negli ospedali belgi in attesa di trapianto.”.. Così inizia una delle tante   lettere   che Fiorella ha scritto in questi ultimi anni   per fare conoscere   il lavoro   svolto dalle   Volontarie   della VAI: Volontarie   Assistenza   Italiani.   Non si può parlare dell’Associazione   senza parlare   di Fiorella :   erano la stessa cosa.   Si nutrivano a vicenda della stessa   voglia di aiutare   gli altri.   Fiorella era il

SAINT-GUIDON D'ANDERLECHT

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   C’è una categoria di persone, un tempo importante e particolare, ed ora in via di “estinzione”: i sacrestani. Nella scorsa settimana si sono celebrate feste grandi in quel di Anderlecht proprio in onore del patrono dei sacristi e degli addetti al culto: San Guido. Una settimana per celebrare il millenario di questo santo morto il 12 settembre 1012 e le cui reliquie si trovano nella collegiale di Saint-Pierre et Saint-Guidon in Place de la Vaillence. “Sint Guido, uscita dal lato destro”, recita la voce preregistrata in fiammingo, francese e inglese, che annuncia la fermata della metropolitana linea 1B. Si esce e si è nel cuore di questo popoloso municipio di 80.000 abitanti dove il 24%   non è belga, con una presenza importante della comunità marocchina e di quella italiana, che è la seconda comunità straniera e conta più di 8.000 cittadini italiani, soprattutto siciliani. Per gli sportivi e i tifosi del calcio,   Anderlecht RCS è la “bestia nera” che sbarrava la strada all’Inter,

GRAZIE CARDINAL MARTINI

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Stanno celebrando il funerale di Carlo Maria Martini. Un profeta ed un pastorale, che è stato un grande dono di Dio per tutta la Chiesa. La fondazione Migrantes nella sua agenzia migrantesonline ha pubblicato un suo intervento del 2001 sui temi della migranzione. ne proponiamo uno stralcio.   "Riguardo alla situazione, la presenza degli stranieri tra noi, pur con tutti i progressi compiuti, non è ancora ben assimilata e nemmeno ben tollerata. Vi sono delle reazioni negative comprensibili, dovute a momenti particolarmente drammatici: per esempio, quando gli stranieri commettono dei reati. In questi casi l'orrore e il rifiuto sono giustificabili, come pure la domanda di legalità e di difesa dell'ordine pubblico è più che legittima. Ma, al di là di tali circostanze, permane nella gente un timore e una diffidenza verso gli stranieri. Quali sono dunque gli sviluppi prevedibili della situazione attuale, in particolare per gli stranieri extracomunitari che fanno

LA LEGGE DEL MARE

La legge del mare Gestione delle frontiere e diritti umani dei migranti In una scena molto efficace del film "Terraferma" di Emanuele Crialese, ambientato a Lampedusa, i pescatori dell'isola discutono, in una sorta di assemblea, se l'antica legge del mare, che vieta di lasciare in balia delle acque chi si trovi in pericolo, non sia più da rispettare, in base a moderne leggi scritte, volute dall'Unione Europea. Il film in effetti si ispira alle vicende reali di alcuni equipaggi di navi incriminati per favoreggiamento all'immigrazione clandestina, quando invece non avevano fatto altro che soccorrere migranti nelle loro disperate traversate del Mediterraneo. Il "Mare Nostrum" è diventato non solo una pericolosa frontiera, un immenso cimitero per migliaia di persone, ma anche uno spazio in cui si intrecciano e si scontrano interessi e questioni di carattere politico, giuridico e umanitario. Mentre purtroppo anche nell'estate del 2012 non so