SAN FRANCESCO
4 OTTOBRE FESTA DI SAN FRANCESCO PATRONO D'ITALIA
Assisi, 1182 - Assisi, la sera del 3 ottobre 1226
Francesco nacque ad Assisi nel 1181, nel pieno del
fermento dell'età comunale. Figlio di mercante, da giovane aspirava a entrare
nella cerchia della piccola nobiltà cittadina. Di qui la partecipazione alla
guerra contro Perugia e il tentativo di avviarsi verso la Puglia per
partecipare alla crociata. Il suo viaggio, tuttavia, fu interrotto da una voce
divina che lo invitò a ricostruire la Chiesa. E Francesco obbedì: abbandonati
la famiglia e gli amici, condusse per alcuni anni una vita di penitenza e
solitudine in totale povertà. Nel 1209, in seguito a nuova ispirazione, iniziò
a predicare il Vangelo nelle città mentre si univano a lui i primi discepoli
insieme ai quali si recò a Roma per avere dal Papa l'approvazione della sua
scelta di vita. Dal 1210 al 1224 peregrinò per le strade e le piazze d'Italia e
dovunque accorrevano a lui folle numerose e schiere di discepoli che egli
chiamava frati, fratelli. Accolse poi la giovane Chiara che diede inizio al
secondo ordine francescano, e fondò un terzo ordine per quanti desideravano
vivere da penitenti, con regole adatte per i laici. Morì nella notte tra il 3 e
il 4 ottobre del 1228. Francesco è una delle grandi figure dell'umanità che
parla a ogni generazione. Il suo fascino deriva dal grande amore per Gesù di
cui, per primo, ricevette le stimmate, segno dell'amore di Cristo per gli
uomini e per l'intera creazione di Dio. (www.santiebeati.it)
Domenica 7 ottobre s. messa solenne in onore di S. Francesco ore 18.00 Chiesa di saint-Boniface - Ixelles
Il
Cantico delle creature di san Francesco
(Dal codice 338 della Biblioteca dei Sacro Convento di Assisi
con qualche minimo adattamento e la divisione in strofe).
Altissimo, onnipotente, bon Signore,
tue so' le laude, la gloria e l'honore
et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfanno,
et nullo homo ene digno te mentovare.
Laudato sì, mi' Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messer lo frate sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l'hai formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si', mi' Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale alle tue creature dai sustentamento.
Laudato si', mi' Signore, per sora acqua,
la quale è molto utile
et humile et pretiosa et casta.
Laudato si', mi' Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte;
et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fiori et herba.
Laudato si', mi' Signore,
per quelli ke perdonano per lo tuo amore,
et sostengon infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke le sosterrano in pace
ka da te, Altissimo, saranno incoronati.
(Dal codice 338 della Biblioteca dei Sacro Convento di Assisi
con qualche minimo adattamento e la divisione in strofe).
Altissimo, onnipotente, bon Signore,
tue so' le laude, la gloria e l'honore
et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfanno,
et nullo homo ene digno te mentovare.
Laudato sì, mi' Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messer lo frate sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l'hai formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si', mi' Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale alle tue creature dai sustentamento.
Laudato si', mi' Signore, per sora acqua,
la quale è molto utile
et humile et pretiosa et casta.
Laudato si', mi' Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte;
et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fiori et herba.
Laudato si', mi' Signore,
per quelli ke perdonano per lo tuo amore,
et sostengon infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke le sosterrano in pace
ka da te, Altissimo, saranno incoronati.
Laudato si', mi' Signore,
per sora nostra morte corporale,
da la quale nullo homo vivente pò skappare.
Guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda nol farà male.
Laudate et benedicete mi' Signore et rengratiate
e servitelo cum grande humilitate.
per sora nostra morte corporale,
da la quale nullo homo vivente pò skappare.
Guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda nol farà male.
Laudate et benedicete mi' Signore et rengratiate
e servitelo cum grande humilitate.