AUGURI AFRICANI
Una Pasqua all'insegna dell'accoglienza. E' troppo vitale la liberazione dalla morte, qualunque essa sia! La Pasqua quest’anno incrocia i drammi e le speranze dell’Africa. I viaggi dei tunisini, le preoccupazioni degli algerini e degli egiziani, il dramma degli ivoriani, la fuga dei somali e degli eritrei, il dolore dei libici. E’ un insieme di sofferenza e angoscia che ritrova nelle croci - soprattutto quella appesa all’ufficio pastorale del parroco di Lampedusa, costruita con i legni delle barche arrivate al porto, o quelle degli 86 morti senza nome portati dalle onde sulle spiagge di Lampedusa e sepolti nel cimitero dell’isola – una condivisione piena in questa settimana di passione 2011. Dalla croce di Cristo ammiriamo e comprendiamo queste croci. Il libico Simone di Cirene ci ha ricordato che tutti, in qualche modo, siamo chiamati a portare queste croci, per un pezzo della nostra storia. Queste croci chiedono un’Europa solidale, queste croci sperano in un federalismo