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Visualizzazione dei post da gennaio, 2010

GIORNO DELLA MEMORIA ANCHE PER I ROM

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GIORNO DELLA MEMORIA ANCHE DEI ROM E SINTI UCCISI Il 27 gennaio è il giorno della memoria della strage nazifascista anche molti dei Rom e dei Sinti che furono sterminati nei campi di concentramento. Si parla di 500.000 vittime. Nel 1940 “il micidiale gas ‘Zyklon B’, poi utilizzato per lo sterminio di milioni di ebrei, zingari e oppositori al regime, fu sperimentato per la prima volta per l’uccisione di 250 bambini e ragazzi rom, come ha ricordato il prof. Paolo Ricca in una recente pubblicazione sulla missione evangelica zigana”. Una circolare del 1942 del governo del terzo Reich così affermava: “Gli zingari costituiscono in generale un fattore di insicurezza e quindi un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza. A motivo della loro indole interiore e del loro atteggiamento esteriore uno zingaro non può essere un membro utile della società”. “Sono parole che spesso ancora oggi, purtroppo, ritornano in alcuni pregiudizi dell’opinione pubblica e che sono sullo sfondo di alcune ord

IL SALUTO DEL CARDINAL DANEELS

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I saluti del Cardinale Il cardinale Danneels, presidente della Conferenza Episcopale belga, ha incontrato la sua diocesi in tre celebrazioni eucaristiche dislocate a Nivelles, Bruxelles e Malines. Un affettuoso saluto e rendimento di grazie per i doni ricevuti dal Signore. Il popolo partecipa coralmente e con molta emozione a questo “grazie” per il bene promosso da Dio attraverso il suo pastore-vescovo. Riportiamo la traduzione (nostra) dell’omelia del Cardinal Godfried Danneels alla Messa di ringraziamento del 9 gennaio 2010, celebrata nella Cattedrale di S. Michel e Gudule in Bruxelles «C’è un momento per tutto e un tempo per ogni cosa sotto il cielo » dice l’ecclesiaste nella Bibbia (Qo.3.2). C’è un tempo per cominciare e un tempo per finire, un tempo per arrivare ed un tempo per partire, un tempo per parlare e un tempo per star zitti. I pastori vengono e partono, passano. Uno solo resta: il buon pastore, Cristo Gesù, “il Gran Pastore delle pecore”(Ebr. 13,20) come dice l’ep

ECUMENISMO SETTIMA PER L'UNITA'

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Si conclude domani, lunedi 25 gennaio, la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. In ogni parte del mondo, si prova a trovarsi insieme, protestanti, anglicani, cattolici e ortodossi per prendere coscienza ancor di più dello scandalo della divisione. Pregare insieme significa incontrarsi, riconoscersi, stimarsi e camminare verso la stessa direzione della piena comunione. Giovedì scorso, qui a Bruxelles, alla chiesa ortodossa della Santa Trinità in rue Léon Lepage 33 si è tenuta una veglia ecumenica di preghiera. La chiesa era veramente piccola per la grande folla che vi ha partecipato. Il canto dei vespri, le letture della parola fatta da diversi rappresentanti delle chiese cristiane, la riflessione proposta dal vescovo Mons. De Kesel, ha riempito di fede e devozione questo bel tempio spendente di luce e di icone dorate deposte sulla iconostasi magnifica. Per quanto riguarda l’Italia, la fondazione migrantes ha sottolineato l’ecumenismo quotidiano che le comunità migranti

CONOSCENZA DELLA FEDE

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7 serate di formazione in Av. des villas 47 - 1060 Bruxelles. Dalle ore 19.30 alle 21.30 Inizierà lunedi 25 gennaio il corso nazionale di formazione. Destinatari sono gli adulti delle comunità italiane in Belgio. E’ ormai tradizione che ogni anno, coordinati dalla Delegazione nazionale, si promuove questo impegno dove si condivide l’argomento, le modalità e la preparazione dei sussidi. Per il secondo anno ci si lascerà guidare al Credo, simbolo degli apostoli. Quest’anno la riflessione sarà completamente presa dalla figura di Gesù Cristo. Questo il calendario: 25 gennaio, 8-22 febbraio, 8-22 marzo, 12-26 aprile. I sette incontri si svolgeranno al lunedì con la cadenza quindicinale dalle 19.30 alle 21.30 in cinque luoghi: Bruxelles, La Louvière, Charleroi, Genk e Liegi. I sacerdoti che faranno da coordinatori e facilitatori sono nove: Robert Godding, Battista Bettoni, Domenico Locatelli, Nino Russo, Gregorio Aiello, Raffaello Zanella, Amerio Ferrari, Gianangelo Gualdi, Gigi Carrar

IN ONDA A BRUXELLES SU RCF 107.6 FM

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SI PARTE !!! Siamo in onda a Bruxelles su RCF 107.6 FM Siamo in onda, da questa sera martedì 19 gennaio 2010, dalle 19.30 su RCF 107.6 FM. Un altro piccolo momento di comunicazione per gli italiani che vivono a Bruxelles. Il programma,in lingua italiana, sarà proposto settimanalmente ogni martedi sera 19.30 . E’ uno spazio previsto dalla programmazione di RCF 107.6 Radio Chretienne Francophone che è ospitata nei locali del Vicariato di Bruxelles e sostenuta dagli ascoltatori, dalla struttura della chiesa di Bruxelles e dalle parrocchie. RCF Belgio fa parte del reseau di RCF, radio nata in Francia negli anni ’40 e che continua il suo ottimo servizio alla chiesa cattolica di espressione francofona. Lo spazio che occupiamo è frutto dell’attenzione che RCF assicura alla vita delle comunità di origine straniera presenti a Bruxelles. Seguiamo l’esempio e l’iniziativa delle comunità Ispanofoniche che da alcuni mesi comunicano dalla stessa radio con “voces peregrinas” http://vocesperegri

GIORNATA MONDIALE DELLE MIGRAZIONI

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Il tema della Giornata Mondiale delle Migrazioni per il 17 gennaio 2010 si concentra sulla figura del minore come “speranza per il futuro”. Spesso si pensa che i bambini e i giovani siamo il nostro futuro e che loro abbiano la forza di migliorare il nostro mondo. Tuttavia il mondo non è nostro; il futuro è più loro che nostro. Per questo è importante sottolineare che i bambini hanno un diritto fondamentale: hanno il diritto di vivere il proprio futuro e di guardare a questo con fiducia e speranza. Questo è ancora più sentito se il minore è migrante e quindi vive in una situazione di precarietà, e aggravato se il suo passato è segnato dalla fuga come avviene per il rifugiato. Per questi minori il passato e il presente sono come una fredda giornata di pioggia violenta che li travolge, come si intravede nel poster ricavato dal disegno su lavagna. Solo un rifugio, un tetto sotto il quale ripararsi, un segno di accoglienza, può far tornare il sorriso al bambino, nella speranza che la nostr

ROSARNO: AMARO SUD

In margine alle parole di Benedetto XVI sugli immigrati, una riflessione del Direttore generale di Migrantes. Rosarno è una cittadina di 16.000 abitanti della Calabria, il “Sud nel Sud”, come ricordava Franco Verga nella prefazione del libro-inchiesta sulle Regioni del Meridione “Sud amaro”, pubblicato nel 1970 da un giornalista, Adriano Baglivo, e un sociologo, Giovanni Pellicciari. Rosarno, l’antica Medma, la città di Filippo, segretario di Platone, è come un balcone naturale che guarda alla piana di Gioia Tauro, la pianura verde della Calabria, all’epoca romana definita “granaio dell’Impero”. Dagli schiavi di allora agli schiavi di oggi, la situazione di sfruttamento nella piana di Rosarno non sembra cambiata, alla luce delle immagini e dei fatti di violenza e di sfruttamento di cui tutti ormai siamo testimoni. Nell’Angelus del Papa di domenica la città di Rosarno è diventata il simbolo di un rinnovato magistero e impegno sociale attenti alla dignità e ai diritti dei lavoratori

(Se) questi sono uomini

proponiamo un artico che ci pare illuminante per una riflessione non banale sui recenti drammi dei migranti. di Barbara Spinelli Il futuro in cui siamo già immersi comincia nella piana di Gioia Tauro: a Rosarno in provincia di Reggio Calabria (un’autentica guerriglia urbana è ancora in corso), come a Castel Volturno e a Reggio stessa, dove la ’ndrangheta ha voluto intimidire i magistrati con un attentato alla procura generale. Il futuro comincia a Rosarno perché i principali problemi della nostra civiltà si addensano qui: le fughe di intere popolazioni dalla povertà e dalle guerre (guerre spesso scatenate dagli occidentali, generatrici non di ordine ma di caos); le vaste paure che s’insediano come nebbie, intossicando la vita degli immigrati e dei locali; le cruente cacce al diverso; il dilagare di una mafia esperta in controllo mondializzato. A ciò si aggiunga l’impossibilità di arrestare migrazioni divenute inarrestabili, perché da tempo non si trovano italiani e cittadini di Pae

2010, LE ATTESE DEL MONDO DELLE MIGRAZIONI

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Gli auguri di Mons. Giancarlo Perego, Direttore generale della Fondazione Migrantes, Conferenza Episcopale Italiana . L’anno 2010 che inizia porta con sé molte attese del mondo dei migranti. Quattro in particolare sembrano chiedere un’urgente risposta culturale, sociale e politica. Una prima attesa è di una lettura vera del mondo migratorio. Questa attesa chiede il superamento del pregiudizio che connette strettamente immigrazione e criminalità, alimentato dalla stampa (il 76% degli articoli), dall’opinione pubblica in Italia (60%) e in Europa (70%). Una seconda attesa riguarda la riforma della legge della cittadinanza, con una particolare attenzione ai minori immigrati in Italia. L’auspicio è che si arrivi, come in diversi Paesi del mondo, a una doppia cittadinanza e alla possibilità che i bambini che nascono sul territorio italiano da subito possano essere cittadini italiani, diversamente da oltre 500.000 bambini che negli anni scorsi sono nati in Italia. Una terza attesa ri