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Visualizzazione dei post da giugno, 2011

BRU-BANN A PIEDI

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Alcune testimonianze dei partecipanti al pellegrinaggio a piedi Bruxelles - Banneux del 7 al 12 giugno 2011. RITROVARE UMANITA’ ED EMOZIONI Vorrei ringraziare quanti mi hanno coinvolto in questo pellegrinaggio. Quest'esperienza mi ha portato a constatare che la Beata Vergine Maria mi è vicino. Per coloro che vivono questo, è una grazie incommensurabile. Ve ne sono grado perché senza vostra volontà tutto questo non sarebbe avvenuto; grazie e ancora grazie. Sono partito senza sapere il perché, ho solo intuito il bisogno di fare questo viaggio. Durante il pellegrinaggio, ho potuto sentire che l'umanità, con la speranza di ognuno di noi, è in marcia . Ed è soltanto l'indomani del mio rientro, a casa, la mattina, che ho potuto capire che lo Spirito Santo, con l'intercessione della Beata Vergine Maria, ci assiste . Grazie a questa esperienza ho potuto rivivere ciò che non pensavo più vivere. Oggi la mia emozione è grande, la devo a voi, cari amici pellegrini. Franco QUAN

BRUXELLES-BANNEUX A PIEDI! FATTO!

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160 KM a piedi, con un gruppo di amici e con l’aria consapevole di pellegrini. Fatica, forza, silenzio, preghiera e ... un bene dell’anima! Questa l’esperienza di 9 persone partite da Bruxelles per raggiungere Banneux Notre Dame in 6 giorni. Una prima in assoluto, salvo smentite, questa del pellegrinaggio a piedi Bruxelles-Banneux Notre Dame. Partiti martedì 7 giugno dalla fermata del Metro di Montgomery e arrivati al santuario di Banneux Notre Dame domenica 12 giugno verso le quattro e mezzo del pomeriggio. In totale nove pellegrini hanno partecipato al pellegrinaggio e sei l’hanno percorso completamente per 160 chilometri. Altri tre hanno potuto camminare solo le ultime tre tappe. L’iniziativa fu lanciata a livello nazionale perché era proposta nel contesto dell’appuntamento annuale che coinvolge le comunità italiane del Belgio e che raduna a Banneux, per il lunedi di Pentecoste, più di 2000 italiani. 8 pellegrini erano da Bruxelles (Schaerbeek, Molembeek, Woluwe St. Lambert, E

5 - LA' TUTTI SIAMO NATI !

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TEMPI FORTI IN TERRA SANTA Non sto qui per raccontarvi in dettaglio tutto quanto abbiamo fatto durante gli otto giorni di pellegrinaggio: ci vorrebbero molte pagine! Mi fermerò soltanto ad alcuni momenti che ho vissuto con particolare intensità e che custodisco ora nella memoria del cuore. Primo momento forte : Nazareth. Naturalmente, la celebrazione dell’eucaristia di fronte alla casa della Madonna era una esperienza forte. Ma ciò che mi colpì di più fu l’ultima sera, la preghiera del Rosario attorno alla basilica. Viene introdotto il primo mistero gioioso: “L’angelo Gabriele porta l’annuncio alla Vergine Maria, qui a Nazareth”. Ancora più della visita dei luoghi venerati, queste poche parole mi toccano il cuore: sì, proprio nel luogo in cui sto pregando con centinaia di cristiani da tutte le parti del mondo, proprio qui è cominciato tutto. Il “sì” della Madonna è all’origine della fede di tante generazioni di cristiani fino ad oggi! E di sentire le stesse parole dell’angelo Gabri

4 - LA' TUTTI SIAMO NATI !

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... SALI’ SULLA MONTAGNA... BEATI... BEATI... Salimmo sul Monte della Beatitudine. Padre Roberto presiede l’eucaristia ad un altare all’aperto. Si respirava l’aria di santità, c’era qualcosa che mi prendeva il cuore. Si leggono le letture, il Salmo, padre Roberto il Vangelo. Dio mio! Il suo sermone penso sia ispirato dallo Spirito Santo: lui spiegava, parlava e di fronte a noi il lago di Tiberiade che il sole faceva brillare. In cuore mio desideravo vedere Gesù nella barca in mezzo al mare di Galilea. Piangevo, mi vergognavo, ma continuavo a piangere. Pensavo a quanto sono piccola nella fede, non avevo capito o avevo capito molto poco e forse non ho capito ancora i comandamenti di Gesù, le beatitudini. Al momento dello scambio della pace la persona che era accanto a me piangeva anche lei: lo Spirito santo ci aveva toccato. Fra noi due, ultimamente, c’erano stati dei malintesi: ci siamo guardate, ci siamo abbracciate e ci siamo chieste perdono a vicenda. Trovarsi su quel monte e ascol

3 - LA' TUTTI SIAMO NATO

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SOLIDARIETA’ CON CHI E’ PICCOLO Visitare il Caritas Baby Hospital di Betlemme costituisce veramente un’esperienza umana che lascia commossi e con le lacrime agli occhi. Vedere questi bambini palestinesi piccoli e magri, dai grandi occhi, tra le braccia delle infermiere, che li curano con affetto, e le loro madri, con un sorriso di speranza, dà le dimensioni di una carità disinteressata, in puro spirito evangelico. Ce ne parla suor Lucia Corradini, delle suore elisabettiane di Padova, che spiega la storia dell’ospedale dalla sua fondazione nel 1952 per iniziativa del sacerdote svizzero Ernst Schnydrig. Con i primi venti letti, fino agli ottantadue attuali, è l’unico ospedale per bambini nei territori palestinesi. Ci racconta le difficoltà, dovute soprattutto alla mancanza di un reparto chirurgico, per cui i bambini per essere operati devono essere trasportati negli ospedali israeliani. Ci parla delle malattie dovute alla povertà, la sottonutrizione, le malattie intestinali, l’ipotermi

2 - LA' TUTTI SIAMO NATI!

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PALESTINA, TERRA D’INCONTRO Palestina, terra d 'incontro: di Dio con l'uomo, degli uomini tra loro Spesso sono tentato di pensare all'incontro dell'uomo con Dio in forme meravigliose e fuori dalla quotidianità... la Terra Santa mi ha meravigliosamente tirato nella quotidianità. Dio si é fatto incontro all'uomo non in uno scenario pensato e costruito apposta perché facesse da sfondo ad una comparsa teatrale di Dio in mezzo agli uomini, ma sui sassi, le strade, il lago, la terra, il deserto, i villaggi, la gente di ogni giorno. Non una casa apposta, una madre e un padre apposta, in una atmosfera e in situazioni create ad hoc... ma in una casa (grotta) come tante altre, in un paese come tanti altri... nell'incontro con persone e situazioni come tante altre! La Sua vita ha incontrato persone e situazioni reali non “pensate per” e create apposta per farsi vedere e scoprire come “l'unto di Dio”. Mi sono sentito in questa quotidianità di Cristo in mezzo a noi n

LA' TUTTI SIAMO NATI !

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Emozioni, riflessioni, testimonianze dei 100 partecipanti al pellegrinaggio in Terra Santa. PELLEGRINI IN TERRA SANTA 31 marzo – 7 aprile 2011 E’ certamente molto difficile per i cento pellegrini provenienti dal Belgio, dalla Francia e dal Lussemburgo, non restare sopraffatti, al loro ritorno nella routine quotidiana, dalla folla di ricordi e sensazioni provocati dall’intensa settimana trascorsa in Terra Santa. Una prima vivida impressione si è ricavata dalla varietà dei paesaggi e dei luoghi: basta ricordare la folla e la vivacità delle città palestinesi di Nazareth e Betlemme o del mercato di Gerusalemme, gli spazi immensi del deserto di Qumran, il colore di piombo del Mar Morto, la dolcezza delle colline (il cosiddetto Monte delle Beatitudini e il Monte Tabor), il lago di Tiberiade con la barca simile a quella già usata dai pescatori del Vangelo, fino alle mura antiche di Gerusalemme, la spianata del Tempio, gli olivi centenari del Getsemani o la distesa di tombe ebree, o l’imp