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Visualizzazione dei post da 2011

SAREMO TUTTI TRAFORMATI

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Siamo arrivati alla fine di un anno “tremendo”. Non son mancate le catastrofi naturali che hanno sconvolto paesi e vallate. Stiamo ancora vivendo una crisi finanziaria di cui non vediamo la fine, e ci “affascinano” in modo quasi perverso i brutti fatti di cronaca dove violenza e cattiveria dell’uomo sembrano non aver limiti. Per fortuna non smettiamo di augurarci “ Buon Natale ” e “ Felice anno nuovo ”. E’ davvero importante ridircelo con il cuore perché farci coraggio ci aiuta a guardare in alto, sollevando i cuori e ritrovando fiducia in un possibile “risorgimento” umano, sociale, culturale e globale. Il Salmo 84 canta: “Amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno. Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo”. Anche se quasi tutto testimonia contro questa profezia entusiasmante, poniamo fiducia in questa promessa che Dio continua a fare e ci incoraggia ad attenderla in modo laborioso finché si realizzi. “Tutti, saremo trasformati dalla vittoria

L'AUGURIO DEL NOSTRO VESCOVO André-Joseph Léonard

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Cari amici italiani, Le speranze dei profeti e della Prima Alleanza sono state esaudite colla prima venuta di Cristo venti secoli fa. Ciò ci incoraggia nella fiducia che le nostre speranze, quelle del popolo della Nuova Alleanza, saranno anch'esse pienamente colmate dalla sua seconda venuta nella gloria. "Avvento" significa "venuta". Perciò, durante l'Avvento preghiamo intensamente il Signore con le parole dell'Apocalisse: "Amen, vieni, Signore Gesù !" Amen, "avvenga" il tuo Regno ! Questa speranza illumina il nostro presente. Il Signore sta accanto a noi. Non ci abbandonerà. Egli sta e starà con noi. Vi auguro a tutti un santo Natale illuminato dalla speranza che ci ispira la venuta del Signore. Il vostro vescovo, Mgr Léonard.

AUGURI AGLI ITALIANI IN BELGIO DAL NUNZIO APOSTOLICO

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Cari connazionali italiani, Siamo già alle porte del Natale ed ancora una volta siamo invitati a celebrarlo con rinnovato ardore. E’ vero che tale festività si ripete annualmente, ma non deve diventare una celebrazione rutinaria, come tante altre che ricorrono nel corso dell’anno. Per noi credenti, il Natale e sempre un “avvento” e un “evento”; è la commemorazione viva ed efficace del piano salvifico di Dio verso l’umanità, con l’invio del suo Figlio divino. Natale significa amore, vicinanza, condivisione, dono di sé. Sono queste le caratteristiche della nascita di Gesù in mezzo a noi. Ma se Gesù si propone di nuovo, come Bambino, con tali caratteristiche è perché in questo modo Egli diventa uno di noi, affinché noi diventiamo simili a lui e quindi figli di Dio. Viviamo questo Natale aprendo le nostre menti ed i nostri cuori a questo insondabile mistero di amore di Dio verso di noi. Facciamoci anche noi piccoli ed umili come la Madonna e il suo sposo Giuseppe; come i pastori ed i magi

ATTESA NELLA CULTURA DELLA FRETTA

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“Vivere senza attendere è come vivere senza vivere. E’ la noia o la trepidazione. Molti nostri contemporanei vivono in una sorta di trepidazione dell’stante che cela loro il significato del tempo. La preoccupazione per ogni istante nasconde il pensiero sulla vita”. Così il filosofo francese Nicolas Grimaldi, ritiratosi dall’Università “quando gli studenti non vollero più i maestri” in un’intervista pubblicata nei giorni scorsi sul supplemento di “Le Monde” dedicato alle religioni. Nelle sue parole di “intellettuale laico” c’è l’allarme per lo smarrimento del significato e del valore dell’attesa nella vita dell’uomo di oggi. La cultura della velocità sembra avere il sopravvento sulla cultura della lentezza nella supponenza che oggi i risultata i migliori si ottengono solo correndo. All’inizio del tempo d’Avvento, tempo dell’attesa cristiana, anche un frammento di pensiero non credente può aiutare a ritrovare un significato. Grimaldi non si spinge, almeno nelle parole riprese, sul terren

TUTTI SANTI ?

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La santità: cos’è? Sembra qualcosa riservata ad esseri straordinari, quasi degli eroi. Eppure è la condizione normale dell’esistenza di un cristiano. Sarà difficile, oggi, trovare qualcuno che si propone di diventare “un santo”. Forse ci teniamo a diventare un V.I.P., un personaggio. Teniamo di più ad un risultato e ad una visibilità immediata,anche effimera, se volete,   piuttosto che cercare una dimensione eterna certamente   troppo lontana nel tempo. Eppure l’ansia di trovare, prendere, acquistare tutto quanto si possa consumare sta diventando   l’orizzonte fruibile, quasi   fosse l’unico possibile. Ci hanno presentato solo dei Santi “antichi”, di altri tempi? E’ possibile! Ce li raffigurano in abiti ed in contesti   per nulla attuali e che sono poco parlanti oggi. Vorremmo tanto incontrare   degli esseri umani, attuali, capaci di contestare e di vivere in modo differente,   coraggiosi al punto di essere “indignati” per tutto quanto rovina l’umanità, il creato e le relazioni fra

1 novembre TUTTI I SANTI

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Appuntamenti religiosi come per ogni domenica. Una grande festa per onorare tutti i Santi. Una tradizione che proponiamo a quanti sono a Bruxelles. Alle ore 11.00 nella chiesa di sainte-Alene in av. des Villas 51 oppure a saint-Boniface alle ore 18.00 in rue de la Paix celebriamo la liturgia. In questa occasione si fa memoria anche dei defunti delle nostre famiglie. Un gesto simbolico è affidato a quanti vogliono condividere una preghiera per i propri cari defunti. Si pronuncia il loro nome e si depone un lumino per rinnovare la nostra fede nella loro vita accanto a Dio.

VOLONTARI CERCANSI

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Diventare scandalosamente solidali! Perché non siano sempre soli. Diventate visitatori di persone malate, anziane, sole nelle case di riposo o a domicilio . avete voglia di far visita alle persone ammalate, isolate, anziane, disabili ma non sapete a chi chiedere? . Fate visita a qualche familiare o conoscente e siete pronti a visitare una persona in più? . Sei diventato pensionato e disponi di un po’ di tempo libero? . Hai voglia di fare un gesto di solidarietà? Diventare un visitatore competente, è possibile e appassionante. Vi invitiamo ad una riunione di informazione : Sabato 22 ottobre 2011 dalle 10h00 alle 12h30 organizzata dalle Equipes de Visiteurs Rue de la linière 14 1060 Bruxelles Tél : 02 533 29 55 Mail : equipesdevisiteurs@catho-bruxelles.be Site internet : http://www.equipesdevisiteurs.be Per informazioni e iscrizioni (necessarie) Tel. : 02 533 29 55 il martedì dalle 9h30 alle 14h30 e il venerdi dalle 9h30 alle 11h30 (lasciate il messaggio in caso di assenza) E' una

GLI EMIGRATI ITALIANI NON INTERESSANO PIU'?

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Tour di 10 giorni visitando alcune comunità della Sicilia per salutare gli emigranti di ritorno in paese per le vacanze, ma ... che non ci sono più! Appunti e riflessioni Il progetto Il progetto di una visita in Sicilia nacque dall’invito, più volte espresso, dagli amici siciliani che vivono a Bruxelles: “Don Domenico venga giù in Sicilia, ci farebbe piacere che venisse a passare qualche giorno da noi. Non ci sono problemi di alloggio, ci pensiamo noi! Le presentiamo i nostri ‘parrini’, cioè i nostri preti”. Questi generosi inviti trovarono finalmente la decisione di organizzare questo tour. Alcuni elementi mi sembrarono importanti: rendere visita agli amici che mi invitavano, conoscendo i loro parenti e prendendo un caffè in casa loro. Ma non volevo rinunciare ad incontrare i parroci delle località che avrei visitato, conoscere la storia, gli usi e costumi del territorio, vedere le testimonianze artistiche, entrare in contatto con le tradizioni della religiosità popolare e gustar

IN VACANZA, FINALMENTE!

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In vacanza, finalmente! Le si aspetta per molto tempo come momento di “liberazione”, di respiro, di pausa. Poi constati che sceglierle, prepararle, partire, affrontare le sorprese, fare quanto c’è da fare, rischia di farti continuare lo stress di ogni giorno. Partono tutti, si dice, ma per andare dove? Altrove. Al paese della tua famiglia, a trovare amici e parenti, a visitare città e posti non conosciuti. Con la famiglia, da soli, con la persona che ami, con gli amici. L’attesa resta l’emozione più forte, il vivere la vacanza è già più faticoso, il ritorno all’ordinario un appuntamento non negoziabile. Un punto sembra essere fisso: ri-posare. Sì, posare di nuovo, mettere “a posto” le cose, te stesso, i pensieri le relazioni . E’ ri-trovare il senso del tuo vivere e di quanto stai facendo. E’ rispondere alla domanda di sempre: cosa voglio? Come sto? Cosa vorrei essere? Dove sto andando? Ri-mettiti in sesto e ritrova te stesso. Il silenzio ti può aiutare, cercalo e difendilo. L’

BRU-BANN A PIEDI

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Alcune testimonianze dei partecipanti al pellegrinaggio a piedi Bruxelles - Banneux del 7 al 12 giugno 2011. RITROVARE UMANITA’ ED EMOZIONI Vorrei ringraziare quanti mi hanno coinvolto in questo pellegrinaggio. Quest'esperienza mi ha portato a constatare che la Beata Vergine Maria mi è vicino. Per coloro che vivono questo, è una grazie incommensurabile. Ve ne sono grado perché senza vostra volontà tutto questo non sarebbe avvenuto; grazie e ancora grazie. Sono partito senza sapere il perché, ho solo intuito il bisogno di fare questo viaggio. Durante il pellegrinaggio, ho potuto sentire che l'umanità, con la speranza di ognuno di noi, è in marcia . Ed è soltanto l'indomani del mio rientro, a casa, la mattina, che ho potuto capire che lo Spirito Santo, con l'intercessione della Beata Vergine Maria, ci assiste . Grazie a questa esperienza ho potuto rivivere ciò che non pensavo più vivere. Oggi la mia emozione è grande, la devo a voi, cari amici pellegrini. Franco QUAN

BRUXELLES-BANNEUX A PIEDI! FATTO!

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160 KM a piedi, con un gruppo di amici e con l’aria consapevole di pellegrini. Fatica, forza, silenzio, preghiera e ... un bene dell’anima! Questa l’esperienza di 9 persone partite da Bruxelles per raggiungere Banneux Notre Dame in 6 giorni. Una prima in assoluto, salvo smentite, questa del pellegrinaggio a piedi Bruxelles-Banneux Notre Dame. Partiti martedì 7 giugno dalla fermata del Metro di Montgomery e arrivati al santuario di Banneux Notre Dame domenica 12 giugno verso le quattro e mezzo del pomeriggio. In totale nove pellegrini hanno partecipato al pellegrinaggio e sei l’hanno percorso completamente per 160 chilometri. Altri tre hanno potuto camminare solo le ultime tre tappe. L’iniziativa fu lanciata a livello nazionale perché era proposta nel contesto dell’appuntamento annuale che coinvolge le comunità italiane del Belgio e che raduna a Banneux, per il lunedi di Pentecoste, più di 2000 italiani. 8 pellegrini erano da Bruxelles (Schaerbeek, Molembeek, Woluwe St. Lambert, E

5 - LA' TUTTI SIAMO NATI !

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TEMPI FORTI IN TERRA SANTA Non sto qui per raccontarvi in dettaglio tutto quanto abbiamo fatto durante gli otto giorni di pellegrinaggio: ci vorrebbero molte pagine! Mi fermerò soltanto ad alcuni momenti che ho vissuto con particolare intensità e che custodisco ora nella memoria del cuore. Primo momento forte : Nazareth. Naturalmente, la celebrazione dell’eucaristia di fronte alla casa della Madonna era una esperienza forte. Ma ciò che mi colpì di più fu l’ultima sera, la preghiera del Rosario attorno alla basilica. Viene introdotto il primo mistero gioioso: “L’angelo Gabriele porta l’annuncio alla Vergine Maria, qui a Nazareth”. Ancora più della visita dei luoghi venerati, queste poche parole mi toccano il cuore: sì, proprio nel luogo in cui sto pregando con centinaia di cristiani da tutte le parti del mondo, proprio qui è cominciato tutto. Il “sì” della Madonna è all’origine della fede di tante generazioni di cristiani fino ad oggi! E di sentire le stesse parole dell’angelo Gabri