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UOMO IN MARE S.O.S.

Una riflessione di p. Claudio comboniano che volentieri rilanciamo. " Uomo in mare !!!!, Gommone alla deriva, 80° al dritto di prua,! Comandante che facciamo?" " Io non ho visto nulla, continua la nostra rotta !" " Ma comandante , sono presone in difficoltà!" " Taci e obbedisci, altrimenti ti metto ai ferri per insubordinazione! Qui comando io e non voglio mettermi nei guai con questi immigranti clandestini. Se lo facessimo saremmo bloccati in mare per dei giorni tra Malta e Lampedusa ad aspettare che qualcuno si decida ad accoglierli! Perderemmo tempo e denaro. Ma state scherzando? La marina gentile è finita, oggi ci sono i pirati! Magari quello è un trucco per attaccare la nostra nave! Timoniere mantieni la rotta! Scriveremo sul libro di bordo che , avvistati in mare elementi sconosciuti e pericolosi, a causa del clima di insicurezza, abbiamo continuato la nostra rotta a tutta velocità! " Questo è successo in sintesi sulle navi ...

Invertire la tendenza

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Anche quest’anno si è reso omaggio ai morti italiani e non, della tragedia di Marcinelle: è doveroso. Una celebrazione che va messa accanto alle altre, attuate lungo il corso dei mesi, quando ricordiamo i naufraghi sepolti nel mediterraneo vittime di una insensibilità crescente e di un accanimento spietato di molti “commercianti di carne umana”, quando ricordiamo i morti sui cantieri di lavoro vittime di una precarietà di sicurezza risultante da ingaggi superficiali, o i morti per condizioni di salute degenerata da scarse situazioni igieniche o di mal nutrizione per “sistemazione” inumane obbligate da crescente egoismo e durezza di cuore. I migranti, i lavoratori immigrati non vivono certo una situazione migliorata, anzi, le pressioni ostili nei loro confronti , aumentano sempre più fragilità, esclusione e morte. E’ bene ricordare queste disgrazie superando, se possibile, gli anniversari che ci forzano a proclami e a celebrazioni troppo piene di parole, dove i morti diventano l’occasio...

Marcinelle dal ricordo all'impegno

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Il ricordo della tragedia di Marcinelle avvenuto puntualmente il giorno 8 agosto 2009 urla, ancora oggi, “giustizia” per tutti i migranti. Le tragedie legate al mondo del lavoro e soprattutto alla realtà migratoria sono luce tagliente perché impariamo ad avvicinarci a questa vita di uomini e donne, in punta di piedi e rispettosi dei sacrifici e della solidità esistenziale di così innumerevoli esistenze che migrano. Le esigenze primarie della vita umana donano coraggio e forza a coloro che vogliono in qualsiasi modo provvedere in modo adeguato al proprio progetto di vita e alla sicurezza della vita propria e dei propri familiari. Moltissimi italiani raggiunsero le nazioni d’Europa in modo clandestino, irregolare, molti altri fecero documenti falsi, restando spesso vittime di approfittatori senza scrupoli, pur di trovare una soluzione alla fame, alla sicurezza e ad un futuro che fosse accettabile. Allora, come oggi, molti elementi della Chiesa hanno risposto prontamente, condividendo fat...

San Benedetto, patrono d'Europa

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11 luglio festa di san Benedetto proclamato da papa Paolo VI nel 1964, patrono dell’Europa . Nato a Norcia in provincia di Perugia nel 480 circa è morto a Montecassino (Frosinone) il 21 marzo forse del 547. Un tempo la sua festa coincideva con l'inizio della primavera, poi la chiesa spostò la data della festa al 11 luglio, poiché la ricorrenza di marzo cadeva in Quaresima. Benedetto fu uomo di vita santa, per grazia e per nome. È il patriarca del monachesimo occidentale. Dopo un breve periodo di formazione a Roma dove lo inviarono i suoi genitori benestanti, e dove non riuscì ad adattarsi alle maniere alla moda, Benedetto scelse la solitudine delle montagne di Subiaco. Fu un periodo di solitudine con Dio, un tempo di maturazione. Qui doveva sopportare e superare le tre tentazioni fondamentali di ogni essere umano: la tentazione dell’autoaffermazione e del desiderio di porre se stesso al centro, la tentazione della sensualità e, infine, la tentazione dell’ira e della vendetta. Era i...

Verso Compostella

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Martedi 30 giugno un piccolo gruppo di persone si è stretto attorno a Tiziana pronta a partire alla volta di Santiago de Compostella dopo due giorni . Alla fine della messa alla chiesa di sant’Antonio da Padova, in Rue d’Artois – Bruxelles ha ricevuto il dono della benedizione del pellegrino. Un rito antico che riconosce nella persona che parte a piedi in pellegrinaggio verso un luogo simbolo della fede cristiana, un testimone del cammino di ogni credente. Alcuni italiani, che da tempo pensano di partire appena sarà possibile, hanno condiviso questo momento suggestivo. Una credente di origine africana canta spontaneamente un canto di invio verso la fiducia che ogni difficoltà sarà controllata e superata. Questo il testo della benedizione–invio di Tiziana che ora si trova sul CAMINO Monizione Introduttiva Tra due giorni, TIZIANA, tu partirai alla volta della Francia per percorrere, a piedi, partendo a Orthez, un tratto del famoso “Camino de Santiago” un pellegrinaggio che si concluderà ...

Vita Nostra - periodico MCI Bruxelles

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Il contenuto di VITA NOSTRA edizione di giugno 2009 LETTERA DI P. GRAZIANO (MADAGASCAR) Caro Padre Roberto, leggo il tuo messaggio e rispondo subito perché fino a domani sera sarò molto preso dall'attività pastorale. Il Madagascar è più tranquillo, ma la situazione è sempre delicata. Quello che tu chiami "imbroglio politico" è difficile da dipanare e poi c'è la questione delle amnistie chieste e negate... Al di là della politica, preoccupa la situazione della popolazione. In Europa avete anche voi la crisi economica. Qui, naturalmente, si fa sentire amplificata per il fatto che con i problemi del primo quadrimestre, molti posti di lavoro sono stati soppressi e non c'è lavoro. Ora che arriva la stagione fredda, il problema si acquisce perché oltre la cibo spesso carente o insufficiente, ci sarà la questione della salute cagionevole di una buona parte dei nostri amici: naturalmente i più bisognosi. Il freddo, ogni anno si "porta via" anziani e bambini in b...