San Benedetto, patrono d'Europa



11 luglio festa di san Benedetto proclamato da papa Paolo VI nel 1964, patrono dell’Europa .


Nato a Norcia in provincia di Perugia nel 480 circa è morto a Montecassino (Frosinone) il 21 marzo forse del 547. Un tempo la sua festa coincideva con l'inizio della primavera, poi la chiesa spostò la data della festa al 11 luglio, poiché la ricorrenza di marzo cadeva in Quaresima.



Benedetto fu uomo di vita santa, per grazia e per nome.
È il patriarca del monachesimo occidentale. Dopo un breve periodo di formazione a Roma dove lo inviarono i suoi genitori benestanti, e dove non riuscì ad adattarsi alle maniere alla moda, Benedetto scelse la solitudine delle montagne di Subiaco. Fu un periodo di solitudine con Dio, un tempo di maturazione. Qui doveva sopportare e superare le tre tentazioni fondamentali di ogni essere umano: la tentazione dell’autoaffermazione e del desiderio di porre se stesso al centro, la tentazione della sensualità e, infine, la tentazione dell’ira e della vendetta. Era infatti convinzione di Benedetto che, solo dopo aver vinto queste tentazioni, egli avrebbe potuto dire agli altri una parola utile per le loro situazioni di bisogno. Su insistenza di molti allievi che chiedevano di stare con lui, Benedetto fondò prima uno e poi dodici monasteri: nasceva la vita «cenobitica» (comunitaria) benedettina.


La sua celebre Regola monastica armonizza esperienza ascetica orientale di san Basilio e saggezza romana con la discrezione e lo spirito dei Vangelo. In questa scuola di servizio del Signore hanno un ruolo determinante la lettura meditata della parola di Dio e la lode liturgica, alternata con i ritmi del lavoro in un clima intenso di carità fraterna e di servizio reciproco. Nel solco di San Benedetto sorsero nel continente europeo e nelle isole centri di preghiera, di cultura, di promozione umana, di ospitalità per i poveri e i pellegrini. L’Abate (padre) guida una vita di preghiera e di lavoro manuale e intellettuale, che congiunge semplicità e prudenza, austerità e dolcezza, libertà e obbedienza. Verso il 529, si recò a Montecassino, e là morì il 21 marzo probabilmente nel 547. Due secoli dopo la sua morte, saranno più di mille i monasteri guidati dalla sua Regola e sparsi in tutta Europa.

La preghiera della Chiesa universale si propone così quest’oggi:
O Dio, che hai scelto san Benedetto abate e lo hai costituito maestro di coloro che dedicano la vita al tuo servizio, concedi anche a noi di non anteporre nulla all'amore del Cristo e di correre con cuore libero e ardente nella via dei tuoi precetti.
L'esempio di san Benedetto ci insegni a porre sempre te e il tuo regno al primo posto, quale scopo e bene supremo della nostra esistenza.

Fa' che nel pellegrino, nel povero e nell'afflitto onoriamo la tua persona divina, come fece e insegnò il tuo grande discepolo che oggi celebriamo.

Donaci di non dissociare il lavoro dalla preghiera, ad imitazione di san Benedetto che seguì te e i tuoi apostoli come modello.

Insegnaci a rigettare ogni odiosa discriminazione dei fratelli, nello spirito di giusta uguaglianza, che san Benedetto apprese dal tuo Vangelo.

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