RITORNO... AL FUTURO !!
Viaggio
low-cost d’immersione nell’Europa dell’emigrazione e della multiculturalità.
Bergamo-Bruxelles-Marcinelle Martedì 22 - Giovedì 24 aprile 2014
Il futuro è rappresentato dalla stabilità dei processi immigratori odierni e della continua trasformazione in senso multiculturale non solo della popolazione, ma anche delle abitudini, dell’ambiente, dell’impostazione urbanistica di un rione, di un quartiere, di una città.
Per prendere contatto con queste due dimensioni assenti e permettere così di colorare in modo diverso le rappresentazioni che abbiamo sulla realtà dell’immigrazione e sui conseguenti processi di integrazione che coinvolgono sia nativi che migranti, si propone un viaggio d’immersione in un paese del nord Europa che faciliterà la presa di coscienza di ciò che oggi facciamo fatica a considerare.
Bruxelles, oltre alla valenza politico-istituzionale di capitale dell’Unione Europea, rappresenta una città fortemente multiculturale (il 30% della popolazione non è belga), grazie anche al contributo degli immigrati provenienti dall’Italia che, nella vicina Marcinelle, hanno fatto prendere coscienza della loro esistenza in seguito alla tragedia della miniera di carbon fossile del Bois.
Bergamo-Bruxelles-Marcinelle Martedì 22 - Giovedì 24 aprile 2014
A saint-Josse-ten-Node
abbiamo accolto un gruppo di 31 persone sbarcato a Bruxelles alla scoperta di
altri modi di entrare nell’interculturalità. E’ stato un piacere averli
conosciuti. Grazie ai volontari che hanno condiviso la serata del 23 presso la “Bonne
Porte” della parrocchia di Saint-Josse.
Lo “sguardo” italiano all’immigrazione è connotato da due “difetti” visivi,
da due cancellazioni: non si riesce a considerarne la visuale sul passato e
quella sul futuro.
Il passato è caratterizzato dalle tante pagine di storia scritte dagli
emigranti italiani, storie che da tristi, faticose e dolorose si sono con il
tempo trasformate in felici, ricche di successo (per se e per la società di
accoglienza).Il futuro è rappresentato dalla stabilità dei processi immigratori odierni e della continua trasformazione in senso multiculturale non solo della popolazione, ma anche delle abitudini, dell’ambiente, dell’impostazione urbanistica di un rione, di un quartiere, di una città.
Per prendere contatto con queste due dimensioni assenti e permettere così di colorare in modo diverso le rappresentazioni che abbiamo sulla realtà dell’immigrazione e sui conseguenti processi di integrazione che coinvolgono sia nativi che migranti, si propone un viaggio d’immersione in un paese del nord Europa che faciliterà la presa di coscienza di ciò che oggi facciamo fatica a considerare.
Bruxelles, oltre alla valenza politico-istituzionale di capitale dell’Unione Europea, rappresenta una città fortemente multiculturale (il 30% della popolazione non è belga), grazie anche al contributo degli immigrati provenienti dall’Italia che, nella vicina Marcinelle, hanno fatto prendere coscienza della loro esistenza in seguito alla tragedia della miniera di carbon fossile del Bois.