RITORNO ALLA TERRA


Gentile don,
era da tanto tempo che le avrei voluto scrivere, ma ora è giunto il tempo di favorire l'azione all'intenzione. Ho avuto sue notizie tramite P., con la quale molto spesso la nominiamo e la ricordiamo. Non dimentico l'immagine di quel volto amico e fraterno - nel periodo in cui eravamo più simili a pesci rossi in un'ampolla che ad altro - che nel giorno dedicato al Signore ci accoglieva con un gran sorriso nella chiesa di Saint Boniface e, non dimentico l'entusiasmo e la gioia con cui ci ha accolti nella casa
parrocchiale a Schaerbeek. Sono piccole cose, ma è in questi dettagli che la vita prende sapore, proprio come il sale per la cucina, ingrediente poco stimato ed invisibile agli occhi, ma che di certo fa la differenza. 
Ritornato nelle Puglie, mi sono ri-avvicinato alla Terra, immaginando e lavorando ad un progetto - al quale penso da un po' di tempo - nell'agroalimentare. Mi piacerebbe poter lavorare nel recupero di varietà autoctone oramai in estinzione (alberi e cereali antichi - per ora ho recuperato 26 varietà locali di fico), per via delle monocolture e del livellamento dei sapori da grande distribuzione. Quindi, in difesa dell'identità di un luogo e di una tradizione rurale ed a tutela della sovranità alimentare, inizio a gattonare per realizzare questo progetto. 
La Terra è qualcosa di meraviglioso, un prezioso dono di Dio, è lo strumento attraverso il quale riusciamo a spogliarci del superfluo e capire cos'è importante ed indispensabile nella vita. Una dimensione in cui non c'è rumore e frenesia, ma silenzio e ritmi ben scanditi, un posto in cui l'attenzione/meditazione è rivolta verso di noi ed al di fuori... un po' come piante, di cui osserviamo solo ciò che cresce, ma questa è una visione parziale, limitata. La pianta ha radici che si sviluppano verso il basso per dare sostegno a quanto cresce verso l'alto, volgendo lo sguardo all'energia che viene dallo spazio, dal sole, la più grande di tutte le stelle. Noi siamo piante, con solide radici per non andar giù alla prima folata di vento e, crescendo, nella nostra opera terrena, volgiamo lo sguardo in alto, verso la fonte della vita: Dio, il sole.
Ora senza annoiarla, mi riprometto di aggiornarla con maggiore frequenza e, mi auguro di poterla rivedere al rientro in Italia e, se Dio mi sostiene nell'impresa, condividere i prodotti della Terra.
Sostenendola nella preghiera per quel che fa ed il suo cammino, le auguro un sereno tempo di pace e di amore. 
Un caro abbraccio
G. P.

G. ma che bravo ! Grazie delle tue parole, sono bellissime e mi fanno un gran bene! Stai facendo un cammino profondo, che ti ha portato all’essenziale, al vero, al solido. Hai trovato la vita e la stai “pestando” nel cammino di fatica lavorandola quotidianamente, rispettandone i ritmi, ascoltando, meditando e, immagino, anche sorridendo un poco.
Sicuro che un giorno o l’altro verrò a gustare i frutti del tuo lavoro e della terra che ami e di cui ti “prendi cura”. Prendetevi pure cura di voi due, con fiducia nella provvidenza del Signore. Pur nella responsabilità lucida, non abbiate paura per il progetto più forte: amarvi e “far famiglia”.
Un abbraccio.
don
 

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