MIGRAZIONI, GIORNATA MONDIALE


E’ inserita nel contesto delle celebrazioni del 50° anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II e del 60° della promulgazione della Costituzione Apostolica Exsul familia, mentre tutta la Chiesa è impegnata a vivere l’Anno della fede, raccogliendo con entusiasmo la sfida della nuova evangelizzazione. La giornata è per il 13 gennaio 2013.
Fede e speranza sono nel cuore di tantissimi migranti, per il desiderio di una vita migliore, ricercando di lasciarsi alle spalle la «disperazione» di un futuro impossibile da costruire. I viaggi di molti sono animati dalla profonda fiducia che Dio non abbandona le sue creature e tale conforto rende più tollerabili le ferite dello sradicamento e del distacco, magari con la riposta speranza di un futuro ritorno alla terra d’origine.
L’integrazione dei migranti si risolve non solo nell’accettare socialmente la presenza straniera, ma in un lungo e delicato processo di “mutua comprensione” che porti all’inserimento integrale nel nuovo contesto socio-culturale, grazie al quale essi possono "contribuire al benessere dei Paesi di arrivo con le loro competenze professionali, il loro patrimonio socio-culturale e, spesso, anche con la loro testimonianza di fede che dona impulso alle comunità di antica tradizione cristiana, incoraggia ad incontrare Cristo e invita a conoscere la Chiesa.”.
Uno studio del 2012 dal titolo Faith on the Move che, mettendo in relazione i flussi migratori con la fede professata dai migranti, individua dieci Paesi che ne hanno "accolto" il maggior numero negli ultimi anni. Si tratta di Federazione Russa, Germania, Arabia Saudita, Canada, Francia, Regno Unito, Spagna, India, Ucraina e al primo posto gli Stati Uniti d’America, che ospitano oggi circa 43 milioni di cittadini stranieri, che rappresentano il 13,5% della popolazione nazionale. Tra questi, ben 32 milioni sono cristiani, in maggioranza provenienti dal Messico.
Questi numeri mostrano le potenziali risorse religiose che portano con sé i migranti e, allo stesso tempo, rivelano le aspettative che essi nutrono nei confronti delle comunità cristiane che li accolgono.
Alle adeguate normative deve essere associata una paziente e costante opera di formazione della mentalità e delle coscienze. In tutto ciò è importante rafforzare e sviluppare i rapporti di intesa e di cooperazione tra realtà ecclesiali e istituzionali che sono a servizio dello sviluppo integrale della persona umana.
La vita è come un viaggio sul mare della storia, spesso oscuro ed in burrasca, un viaggio nel quale scrutiamo gli astri che ci indicano la rotta. Le vere stelle della nostra vita sono le persone che hanno saputo vivere rettamente. Esse sono luci di speranza. Certo, Gesù Cristo è la luce per antonomasia, il sole sorto sopra tutte le tenebre della storia
”.

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