AUGURI PAPA BENEDETTO

Oggi ricorre il 7° anniversario dell’elezione a Vescovo di Roma e a Papa, di Joseph Ratzinger. Ha scelto e assunto il nome di Benedetto XVI°. Un anniversario a soli tre giorni dal suo 85° compleanno. Gli inviamo gli auguri filiali con affetto e simpatia assicurandogli una preghiera perché Dio gli dia sempre serenità, forza e pace.

Lo ricordiamo riportando alcune sue frasi… ma vale la pena leggere con calma i suoi numerosi e significativi insegnamenti.
"La gioia profonda del cuore è anche il vero presupposto dello 'humour'; e così lo 'humour', sotto un certo aspetto, è un indice, un barometro della fede".
“Tutta la mia vita è sempre stata attraversata da un filo conduttore, questo: il cristianesimo dà gioia, allarga gli orizzonti. In definitiva un'esistenza vissuta sempre e soltanto 'contro' sarebbe insopportabile”.
“La gioia semplice, genuina, è divenuta più rara. La gioia è oggi in certo qual modo sempre più carica di ipoteche morali e ideologiche. […] Il mondo non diventa migliore se privato della gioia, il mondo ha bisogno di persone che scoprono il bene, che sono capaci di provare gioia per esso e che in questo modo ricevono anche lo stimolo e il coraggio di fare il bene. […] Abbiamo bisogno di quella fiducia originaria che, ultimamente, solo la fede può dare. Che, alla fine, il mondo è buono, che Dio c'è ed è buono. Da qui deriva anche il coraggio della gioia, che diventa a sua volta impegno perché anche gli altri possano gioire e ricevere il lieto annuncio”.

”Una delle regole fondamentali per il discernimento degli spiriti potrebbe essere dunque la seguente: dove manca la gioia, dove l'umorismo muore, qui non c'è nemmeno lo Spirito Santo, lo Spirito di Gesù Cristo. E viceversa: la gioia è un segno della grazia. Chi è profondamente sereno, chi ha sofferto senza per questo perdere la gioia, costui non è lontano dal Dio del Vangelo, dallo Spirito di Dio, che è lo Spirito della gioia eterna”.
“La fede dà la gioia. Se Dio non è qui, il mondo è una desolazione, e tutto diventa noioso, ogni cosa è del tutto insufficiente. […] L'elemento costitutivo del cristianesimo è la gioia. Gioia non nel senso di un divertimento superficiale, il cui sfondo può anche essere la disperazione”.
Il sentimento può essere una meravigliosa scintilla iniziale, ma non è la totalità dell'amore
Fare guerra a Dio per estirparlo dal cuore degli uomini porta l'umanità, impaurita e impoverita, verso scelte che non hanno futuro.
Dio vero è qualcosa di più. Non è semplicemente natura, ma è ciò che la precede e che la legge. È un essere in grado di pensare, parlare, amare e ascoltare. E Dio, ci dice la fede, è per sua essenza relazione. Intendiamo questo quando ci riferiamo alla sua natura trinitaria. Poiché è in sé relazione, è anche in grado di creare esseri che sono a loro volta relazione e che si possono richiamare a lui perché lui si è sentito toccare da loro.
"Il mondo è redento dalla pazienza di Dio e distrutto dall'impazienza degli uomini."
"Un cuore avido ed egoistico non può conoscere Dio... Dio non può essere trovato nemmeno da un cuore confuso e distratto"
"Vi è, anzitutto, l incapacità di accettare francamente l imperfezione delle cose umane. La pretesa dell’assoluto nella storia è il nemico del bene che vi è in essa."  "è urgente imparare di nuovo il coraggio della imperfezione e il riconoscimento della costante minaccia a cui sono sottoposte le cose umane."

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