NEOFITA TEREZA

Ben arrivata! Tereza è una “NEOFITA”, una nuova pianta, che è stata inserita su una pianta molto buona e feconda: Gesù Cristo. Una giovane donna di 28 anni ci ha regalato una bella riscoperta del nostro battesimo. L’abbiamo seguita per due anni. Abbiamo gioito con lei per il battesimo che ha ricevuto la veglia pasquale. L’ abbiamo invitata a raccontarci il suo cammino.


1. Tereza, perché non sei stata battezzata da piccola?

Non sono stata battezzata da piccola perché sono nata nel 1982 in Cecoslovacchia, uno dei paesi più atei d'Europa, anche, ma non solo a causa del regime socialista in vigore dal 1948 al 1989. L'unico battezzato della mia famiglia e' mio nonno materno che però, influenzato dalla corrente di pensiero del tempo, e' "uscito" dalla Chiesa cattolica in giovane età.

2. Quali elementi ti hanno spinta a chiedere il battesimo?

I motivi che mi hanno portata fino a qui sono molteplici: problemi familiari e difficoltà più grandi di me mi hanno spinta a cercare un appoggio "solo mio", che fosse intimo e privato, ma al contempo condiviso con persone cui voglio molto bene e molto credenti. La mia amica di sempre, il rapporto neonato con Luca, la mia madrina con cui ho condiviso momenti di vita importanti, sia divertenti sia molto difficili. Ma nell'insieme una sensazione di difetto, di qualcosa che mancava, che all'improvviso c'e'.

3. A chi hai domandato di accompagnarti?

Avendo provato ad intraprendere il cammino della carriera diplomatica ho tentennato prima di intraprendere questo cammino, per motivi logistici soprattutto, ma forse era una scusa perché non ero ancora pronta. Una volta a Bruxelles l'amicizia con colei che é mia madrina, un amore che era diventato qualcosa di più, nuove vicissitudini personali, ho deciso di capire come fare. Così ne ho parlato con Cecilia e Luca e mi sono messa in contatto con la Pastorale italiana di Bruxelles. In questo modo ho fatto la conoscenza di don Domenico, ma anche di padre Robert e don Battista, che mi hanno introdotta alla comunità dalla quale sono stata letteralmente adottata. Le iniziali paure di essere diversa si sono trasformate in energia, affetto, amicizia. Un giorno, ad una festa di lavoro, una ragazza mi ha interpellata: "ma tu sei la catecumena"...?

4. Cos'è stato il cammino catecumenale?

Il cammino catecumenale e' stato l'inizio. L'inizio di una nuova vita, di un percorso di vita "rivisto e corretto", una scelta consapevole di ciò che stavo e sto facendo. All'inizio e' stato solo confusione, la mia fede confusa necessitava di un indirizzamento e i primi tempi non capivo molto tutto. Il primo anno e' stato un po' alti e bassi, a volte venivo presa dallo sconforto di non capire, ma i membri della comunità e gli amici incontrati nei vari corsi di catechismo sono diventati la mia seconda famiglia e tutti insieme ci siamo sostenuti a capire, a imparare, a pregare.

5. Le scoperte più belle e significative?

Le scoperte sono state tante: la forza della fede, che e' difficile da descrivere, ma la necessità di andare a messa, il benessere dopo avere parlato e studiato Gesù', la sensazione di conforto. Poi un'amicizia stupenda, anch'essa caratterizzata da alti e bassi, ma non potevo scegliere madrina migliore, che ha passato con me ore a cercare su libri e internet risposte a domande troppo complicate. La scoperta che Luca non e' di passaggio, che ci siamo incontrati perché e' insieme che dobbiamo stare e la fede ci ha tenuti uniti nonostante viviamo in due paesi diversi e non sempre sia facile. E poi gli amici. Ho conosciuto così tante persone senza le quali ora non potrei immaginare la mia vita. La gioia di condividere le loro nascite, i matrimoni, di essere insieme.

6. Chi ti è stato vicino?

Mi sono stati vicini tutti, come ho già detto. Cecilia, Luca, don Domenico che non ha mai perso la pazienza con i miei viaggi e le mie domande difficili. E tutta la comunità. Vedere la gioia delle persone più anziane che qualcuno scelga il battesimo consapevolmente mi ha più volte commossa e incoraggiata a non mollare, a proseguire senza tentennamenti.

7. Perché andavi a messa se non eri battezzata?

Ne avevo bisogno, mi sentivo a casa in chiesa. I sacramenti sono importanti, verissimo, ma la fede c'era a prescindere, probabilmente è Gesù' che mi ha chiamata, ma a un certo momento della mia vita ho voluto andare a messa. Ho iniziato con la messa di Natale e poi sono andata avanti.

8. L'elezione di inizio quaresima dove hai chiesto al vescovo di essere battezzata? Quale la risposta?

L'elezione di inizio quaresima è stato un momento importante dove ho sentito vivamente di essere entrata nella comunità per davvero, benché il vero momento iniziale sia stato l'ingresso in catecumenato nel 2009. Sentire il vescovo incitarmi e accettare la mia domanda di battesimo mi ha fatto quasi esclamare un "finalmente". Il lavoro e l'attesa sono stati lunghi, ma ci ero arrivata.

9. Gli scrutini. Che cosa sono e perché?

Gli scrutini hanno avuto luogo tra la conferma del vescovo e il battesimo. In uno degli scrutini sono stata unta con l'olio dei catecumeni e ho ricevuto il Padre nostro, nell'altro ho ricevuto e recitato il Credo. Sentire la comunità che lo recitava con me e Cecilia che mi teneva la spalla destra e' stato molto emozionante. Servono a confermare ulteriormente la preparazione al battesimo e a "testare" la fede del catecumeno, iniziandolo al battesimo.

10 La notte del battesimo? Perché di notte e quali emozioni?

Il battesimo e' una rinascita e la notte di Pasqua, il terzo giorno dopo la sua morte, Gesù' Cristo lasciò il suo sepolcro resuscitando. Per questo la veglia di Pasqua culmina nella festa della sua resurrezione, la rinascita alla nuova vita con Dio, in Cristo. Il mio battesimo e' stata la mia rinascita dai peccati da cui sono stata ripulita e la notte di Pasqua e' il momento più simbolico della rinascita, per eccellenza. Le emozioni sono state molte, miste alla stanchezza della preparazione, ma tutto il momento della cerimonia mi sono sentita come se fossi in un mondo a sé stante. E il battesimo e' stato davvero un risvegliarmi, con l'acqua fredda e l'applauso di tutti i presenti. La cresima era un po' la conseguenza naturale del battesimo, ma altra emozione e' stata l'eucaristia, lì davvero mi sono sentita divenire parte del tutto, con qualche tentennamento sul calice, ma penso sia normale. Ho ricevuto un bellissimo cero pasquale e al posto della veste che si da' ai neonati una sciarpa bianca dedicata da un'amica, con la data del battesimo.

11. Hai ricevuto i tre sacramenti dell'iniziazione cristiana: battesimo, cresima e eucaristia. Sei cristiana! E adesso?

Adesso si va avanti, ho saltato una lezione di catechismo per un viaggio a lungo rimandato, ma ora si prosegue. Un po' perché ho davvero ancora molto da imparare, un po' perche voglio trasmettere la mia esperienza a coloro che chiedono i sacramenti in età adulta e desiderano seguire un percorso simile al mio. E poi chissà che prima o poi non passiamo al livello superiore: il corso per fidanzati...

12. essere non battezzata e essere battezzata e cristiana cambia tutto: E'cosi?

Cambia tutto anche se fino al momento in cui tutto e' cambiato non ne ero così consapevole. Cambia il modo di condurre la giornata, cambiano anche le responsabilità verso gli altri, non voglio che questo sia un punto di arrivo bensì una partenza. E per partenza intendo che vorrei condurre una vita cristiana cattolica, vorrei avere una famiglia nel senso cattolico ed educare i miei figli di conseguenza. La settimana dopo il battesimo io e Luca ci siamo guardati e ci siamo detti che qualcosa era cambiato in meglio anche tra noi, la risposta al perché e' complicata, ma e' così

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