Vita nostra “QUEL VIRUS CHIAMATO ROM”

“QUEL VIRUS CHIAMATO ROM”: UN LIBRO CHE VALE LA PENA LEGGERE

Mentre qualche giorno fa, in Italia nella avanzata Regione Lombardia, é scattato lo sgombero del campo rom nell'area ex Enel di via Rubattino a Milano, esce in libreria il volume “Quel virus chiamato rom” (Edizione In Dialogo), scritto da Silvio Mengotto e che racconta, giorno dopo giorno, quanto visto nell'arco di due anni all'interno di un campo nomadi alla periferia del capoluogo lombardo.

“Quando si entra nel campo rom per vedere”, spiega l’autore, occorre “superare l’autorità esercitata da ciò che si vede subito, a prima vista, e aprire gli occhi ad un secondo sguardo. Guardare il campo rom significa tradurlo, decifrarlo, per accogliere ciò che si può vedere solo aprendo le ciglia del cuore”. “Quando essere nati in un campo nomadi o essere rom diventa un’infamia che marchia il singolo a prescindere dalla sua storia personale, noi vediamo crescere uno strisciante razzismo” afferma nella prefazione don Virginio Colmegna, Fondatore e Presidente della Casa della carità di Milano. Di qui il monito: “Dobbiamo, invece, far respirare la bellezza della giustizia fraterna, rifuggendo dall’orribile fraintendimento che colloca la proclamazione della legalità come difesa di sicurezza contro qualcuno, come via carica di mentalità espulsiva. Per questo stiamo nel mezzo promuovendo una legalità, soffocata nei tanti inferni, soprattutto laddove la diversità è presupposto di inferiorità”. E sul tema dei nomadi sempre a Milano il 3 dicembre si è tenuto il convegno “Il bel paese dei rom. Stereotipi, pregiudizi, conflitti, utopie, curato dalla Caritas di Milano. Operare con i rom significa – hanno spiegato i promotori - “agire in una densa rete di relazioni, facendo i conti con pregiudizi, stereotipi e dinamiche di confronto reciproco anche conflittuali ma non solo”. Il convegno, nel quadro del progetto “Ilfan, Serbera e gli altri ragazzi del campo rom di via Novara”, finanziato dalla Fondazione Cariplo e Fondazione Vismara, ha approfondito l’analisi di un contesto complesso e ragionato sull’utopia come possibilità concreta di intervenire sulla realtà.


Per chi vive a BRUXELLES l’appuntamento, organizzato da “Vivre ensemble” è per VENERDI 11 DICEMBRE ALLE 20.00 Au Manoir des Fraternités du Bon Pasteur Rue au Bois, 365b 1150 Bruxelles
Tema della serata: Les Roms, une communauté en quête de reconnaissance

Les Roms et l’Europe: les jalons d’une histoire douloureuse, La situation des Roms à Bruxelles: quel avenir? Des associations soutenues par Vivre Ensemble se mobilisent, pour les Roms: « Le Foyer » et « O Familie O Casa » Paroles d’église.

Informazioni Anne Le Garroy: 02 533 29 58 bruxelles@entraide.be www.vivre-ensemble.be
E se qualcuno accompagnasse San Nicolas anche dai bambini Rom?

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