BUONA SERA ANCHE A TE, FRANCESCO

E' stata la prima risposta che mi è venuta spontanea, rispondendo al suo saluto, semplice, inatteso, comprensibilissimo, immediato... bello!
“Annuntio vobis gaudium magnum; habemus Papam: Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum Georgium Marium Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Bergoglio qui sibi nomen imposuit Franciscum”. Con queste parole il cardinale protodiacono Jean-Louis Pierre Tauran ha annunciato dalla loggia della basilica di san Pietro il nome del 265° Successore di Pietro: Francesco.
Era teso, sgomento, non riusciva a sorridere, mentre osservava i 100 mila che riempivano Piazza san Pietro. Si è subito "svegliato" quando dopo l'inizio "automatico" "fratelli e sorelle ..." una pausa per realizzare che era il loro vescovo, il loro padre... e quindi...: "buona sera". Non si aspettava altro! Uno scroscio di affetto subito "filiale", per dirgli: Ci siamo! Siamo qui! Sei nostro padre: ti scoltiamo!
Subito un'assicurazione: "eccomi qui!" ... mi hanno scelto dalla fine del mondo, ma assumo volentieri il servizio di essere il Vescovo di Roma.
Subito un atto di amore verso il vescovo emerito di Roma, Benedetto XVI°, la semplice preghiera del "pater, ave, gloria" quella che ti davano da dire quando ci si confessava, quella imparata a memoria da piccoli , quella che continui a dire con facilità e immediatezza quando ti svegli al mattino o ti metti alla guida dell'auto per raggiungere il posto di lavoro.
E poi la richiesta inaspettata: datemi la vostra benedizione! In un attimo la piazza gremita entra nel silenzio profondo, vero, intenso, pieno di preghiera:" Signore Dio santo, benedici Francesco, il nostro vescovo e Papa, custodiscilo, dagli la forza dello Spirto perché ci guidi, consoli, difenda e non smetta mai di amarci per portarci a te".
Un belL'inizio, sorprendente come sono sempre le sorprese di Dio.
Auguri Francesco: che Dio ti benedica e che Maria ti custodisca.